L'impresa più impegnativa, quella che inizia ad aprile e finisce a... ottobre credo, sono i geranei. Chili di geranei. Tonnellate di geranei. Tutti quelli che servono per riempire ogni angolo delle terrazze. Approssimando per difetto, viaggiamo sulla quarantina di piante. Che vanno, nell'ordine, comprate, tolte dai vasi piccoli, messe a due a due nei vasi più grandi con la terra nuova, concimate e bagnate. E questo è solo l'inizio.
Perchè poi bisognerà bagnarli ogni sera, concimarli ancora periodicamente, vanno tolti fiori e foglie secche per tutta l'estate. Un'agonia. Soprattutto quando i miei ad agosto vanno in vacanza e io di solito sono a casa, con l'obbligo assoluto di non farli morire. Vivo quelle due settimane tra lo sbattimento e il terrore di farli seccare tutti. Poi, a dire il vero, sono anche belli, sarebbe brutto avere le terrazze vuote per tutta l'estate, però...che palle. E madre viaggia tra il lamento continuo dovuto alla fatica di curarli e le zanzare che la pungono mentre li bagna e l'orgoglio assoluto nel vedere la cascata di fiori rossi, più belli di quelli dei nostri vicini. Perchè sono SEMPRE più belli, diciamoci la verità.
Quest'anno poi abbiamo una new entry, una nuova qualità... si chiama Caliente. Sono "nuovi ibridi, hanno distintivi tratti genetici che li rendono molto più resistenti al caldo e alla siccità di tutte le altre tipologie di geranio". Speriamo. A me sto nome fa anche un po' ridere.
Anche le vostre madri sono fanatiche dei geranei o delle piante in generale? Spero di no per voi. E per la vostra salute mentale.