Madre in coma, ma il bimbo sta bene.
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Diventare mamma è sempre un’emozione bellissima, purtroppo per questa madre in coma non è così. Una donna di 36 anni incinta alla 23esima settimana è stata colpita da una grave emorragia cerebrale causata probabilmente da una aneurisma.
I medici dell’ospedale San Raffaele (Milano), dove è stata trasportata d’urgenza la donna, hanno cercato di rianimarla, ma per lei non c’è stato nulla da fare. Infatti ormai è in stato di morte cerebrale e il suo encefalogramma è piatto.
Il suo bambino però potrebbe salvarsi grazie ai progressi della medicina. La donna è stata collegata ad un respiratore artificiale, che aiuterebbe il suo corpo ad ossigenarsi aiutando così il feto a respirare. Inoltre grazie ad una sonda nell’intestino materno il feto può continuare ad alimentarsi.
I medici sono speranzosi poiché, al momento, il feto sta bene e può continuare a svilupparsi nel grembo materno. Lo scopo di questa impresa è riuscire a far sopravvivere il feto nel corpo della madre fino al settimo mese, perché a questo punto il bambino avrebbe più probabilità di sopravvivere in seguito al parto.
Al settimo mese, inoltre, il bambino sarebbe anche sviluppato quasi del tutto: durante questa fase si sviluppano tutti i sensi, il cervello è quasi del tutto formato e il bimbo si muove autonomamente e può rispondere agli stimoli esterni. Il rischio, tuttavia, è che il cuore della madre smetta di battere e a quel punto bisognerebbe far nascere il bambino d’urgenza.
Non sarebbe però il primo caso di bambino nato da una madre morta: sei anni fa all’ospedale di Niguarda un altro caso: una bimba è riuscita a nascere e a sopravvivere nonostante la madre fosse in coma. Fu il primo caso in Italia e 11esimo nella storia della medicina mondiale.
Tutto questo è possibile grazie alle nuove tecnologie in campo medico che permettono a questi bambini di nascere (cosa che in altri casi non sarebbe possibile senza l’aiuto di macchinari) dando una nuova speranza per il futuro. Nonostante il calo delle nascite in Italia da una ricerca dell’associazione Save the children emerge che il tasso di mortalità infantile sia di 3,8 ogni 1000 nati vivi. Dal progetto Epice promosso in Italia dall’ospedale Bambino Gesù è emerso inoltre che negli ultimi dieci anni la probabilità di sopravvivenza dei bambini nati al settimo mese è aumentata del 10%.
Ciò vuol dire che questo bimbo ha buone probabilità di nascere.
Madre in coma, ma il bimbo sta bene.
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