Un racconto magnetico, colto e suggestivo, sul passato che riaffiora tra memoria e mitologia popolare. Una scrittura finemente cesellata, semplicemente impeccabile: il secondo, atteso romanzo di Laura Liberale.
Dopo Tanatoparty (Meridiano Zero, 2009), Laura Liberale – poetessa e indologa – torna al romanzo per affrontare il tema del ricordo, del ritorno alle radici tra memoria individuale e collettiva, dove le paure infantili s’intrecciano alle leggende popolari. Il realismo e la storia della provincia piemontese sconfinano nella leggenda in modo squisitamente letterario, fino a richiamare nel presente figure ancestrali, remote e sempre vive quanto l’arte stessa della narrazione. Su tutte, l’immagine antichissima della Magna Mater: il Femminile che domina e spaventa, benevolo e malevolo a un tempo. Attraverso una scrittura raffinata e precisissima, Madreferro dà così forma a una straordinaria mitopoiesi familiare, recuperando e raccontando uno spaesamento interiore che perseguita ognuno: il taciuto, il celato, il dissimulato, il narrato di famiglia che riemerge inquietante.
Laura Liberale è nata a Torino nel 1969 e vive a Padova. Studiosa di Religioni e Filosofie dell’India e dell’Estremo Oriente, dopo la laurea ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Studi Indologici. Dal 2006 tiene corsi e seminari di scrittura creativa. Autrice di saggi indologici, insegnante e bassista, ha ottenuto riconoscimenti in svariati premi di poesia e narrativa. Nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo, Tanatoparty (Meridiano Zero) e la silloge poetica Sari – poesie per la figlia (d’If); nel 2011, la raccolta di poesie Ballabile terreo (d’If). È inoltre tra gli autori di Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012).