Anche nella civilissima Spagna di Zapatero e dei matrimoni tra persone dello stesso sesso si preannunciano tempi duri per il Gay Pride. La manifestazione arcobaleno di Madrid dell’anno scorso, che ha richiamato sulla Gran Via centinaia di migliaia di persone, ha infatti infastidito più di un cittadino e l’amministrazione comunale della capitale iberica ha deciso di avviare una procedura contro gli organizzatori della popolarissima sfilata a causa del rumore eccessivo. Secondo quanto riferito dalla stampa nazionale, la misura è stata presa dall’assessorato all’ambiente della metropoli spagnola, di cui è responsabile il vicesindaco Ana Botella, moglie dell’ex-premier conservatore José Maria Aznar.
A salire sul banco degli imputati sarà il Collettivo Gay e Lesbiche della capitale (Cogam), coordinatore del Madrid Orgullo Gay (Mado) 2010, per avere “superato in maniera allarmante i limiti acustici, con grave deterioramento ambientale, con l’aggravante della recidiva, nel tessuto residenziale di Chueca”. Alla Cogam aderiscono molte associazioni e sigle lgbt locali e nazionali, che ora rischiano una multa salata oltre a un danno d’immagine notevole. La procedura, che desta “preoccupazione e profondo malessere” all’interno della comunità omosessuale iberica, rischia infatti di essere un boomerang molto affilato: il segretario dell’Associazione imprese e professionisti per Gay e Lesbiche (Aegal) e coordinatore del Mado, José Carlos Alonso, ha avvertito che essa rischia di “danneggiare il turismo madrileno e l’immagine del quartiere di Chueca”, da sempre improntato alla tolleranza, al rispetto altrui e delle regole oltre che al quieto vivere tra residenti e popolo arcobaleno.
Fonte: http://gaymagazine.it/2011/01/09/madrid-contro-il-gay-pride-e-troppo-rumoroso/
Vi abbraccio
Marco Caserta