Circa la metà dei russi prova disgusto o fastidio verso gli omosessuali, il 16% dei russi, invece, li vorrebbe isolare dal resto della società.
Menatalità fortemente alimentata dal divieto – presente da qualche mese a questa parte – di “propaganda omosessuale” promosso da Putin.
Ma c’è qualcuno che ha sfidato tutto ciò: “Agens” , una rivista di donne per le donne, che si rivolge dichiaratamente alle lesbiche ; la direttrice del magazine Milena Cernyavskaya spiega : << La comunità lgtb russa vive in un black out informativo, e pensano di non poter essere felici perchè incontrano solo abusi>>.
La rivista oltre ad offrire i soliti servizi di un normale magazine racconta le storie di donne che hanno deciso di vivere apertamente e felicemente la propria omosessualità.
Prima di Agens fu un’altra la rivista che tentò di rompere il silenzio, cioè il settimanale “Afisha” che riportò la storia di 27 omosessuali – con nomi e cognomi- da personaggi dello spettacolo, artisti, funzionari statali a operai. Un atto coraggiosissimo in un paese dove anche i personaggi più stravaganti nascondono la propria omosessualità.
Per ora “Agens”, oltre ad essere indirizzato solo ad un pubblico maggiorenne, è venduto esclusivamente nei gay club, proprio perchè la propaganda omosessuale viene perseguita legalmente e con salatissime sanzioni.
Queste riviste rappresentano per i gay e le lesbiche un modo per dar voce alla propria sessualità repressa da un clima fortemente omofobo che sempre più si va sviluppando in Russia – grazie soprattutto alle tendenze conservatrici di Putin- dove viene negato anche il Gay Pride.
Fonti : qui