Pillole di Genere – 4/2015
Dal 15/03/2015 al 19/04/2015
15 Marzo 2015: Le femministe irlandesi bloccano la tradizionale parata di San Patrizio per protestare contro il divieto di aborto in Irlanda. Al grido di “aborto libero, sicuro e legale” le femministe di Speaking of Imelda, gruppo per la campagna pro-choice, hanno bloccato la parata del London St Patrick “sfidando” la grande statua del Santo venerato da tutte e tutti gli irlandesi. Il 17 marzo infatti ricorre la festività del santo patrono della cattolica Irlanda, festa che supera i confini nazionali ed è molto sentita anche a Londra con festeggiamenti in programma tutta la settimana.Il culmine e’ stato proprio domenica 15 marzo con la tradizionale sfilata dei carri allegorici, bande musicali e gruppi in rappresentanza delle 32 contee irlandesi.
L’azione di protesta ha avuto lo scopo di mettere in evidenza come alle donne irlandesi sia vietato l’accesso all’ aborto gratuito, sicuro e legale. Per le femministe questo divieto “è una negazione dell’ autonomia personale e fisica delle donne che vogliono abortire e che le costringe ad inutili sofferenze e disagi, soprattutto per coloro che non possono permettersi di recarsi in Inghilterra per praticarlo.” In Irlanda attualmente l’aborto e’ consentito solo nel caso di pericolo di vita della donna. Non prevede la possibilità di interrompere la gravidanza in caso di stupro, di incesto o di anomalie del feto, e include tra i rischi che consentono il ricorso all’interruzione volontaria la minaccia di suicidio da parte della donna e quindi il disagio psichico. In quest’ultimo caso, però, l’iter per ottenere l’autorizzazione è molto difficile, ai limiti del surreale. Il provvedimento approvato nel 2013 si chiama “Protection of Life During Pregnancy Bill”, norme per la protezione della vita in gravidanza.
21 Marzo 2015: Per la prima volta in duecento anni dalla sua fondazione, il Guardian di Londra ha una direttrice. Kath Viner prende il posto lasciato dopo 20 anni da Alan Rusbridger. Laureata a Oxford, Viner è la dodicesima direttirce del Guardian dalla sua fondazione, 194 anni fa.
22 Marzo 2015: Stava tornando a casa dopo le lezioni, in un quartiere periferico di Mumbai, in India. Il sole era alto e lei stava aspettando il treno. Quando un uomo — visibilmente ubriaco — ha tentato di toccarla, lei non ha esitato un secondo. L’ha colpito con uno zaino più volte, difendendosi con forza. Poi però Pradnya Mandhare, 20 anni, non è scappata. Ha preso per i capelli l’uomo che l’ha aggredita e l’ha trascinato fino alla più vicina stazione di polizia. Tutto sotto gli occhi di una decina di persone, che non hanno fatto niente per aiutarla.
22 Marzo 2015: Stefania Ferrario è una modella di 21 anni, testimonial del marchio di lingerie della pin-up Dita Von Teese, che si è scagliata contro l’industria della moda che va ad etichettare le persone. “Sono una modella“, scrive sul suo corpo, stanca di essere definita come modella “plus size”. A chi non è dello stesso parere mostra su Twitter un’immagine in cui è disegnato da un lato un cerchio e dall’altro un cerchio più grande, sottolineando: “Continua a rimanere solo un cerchio“. La Ferrario ha lanciato così la sua campagna #DropThePlus (Facciamo cadere il più): “Io sono una modella, PUNTO. Sfortunatamente nell’industria della moda se indossate taglie al di sopra della taglia 40 siete considerate plus size, per questo vengo spesso etichettata come modella ‘plus size’ – scrive nel suo messaggio su Instagram – Trovo che questo NON sia incoraggiante.
Non è la prima volta che l’autrice di Harry Potter difende il suo personaggio Albus Silente dagli attacchi omofobi che riceve dai fan. Il preside di Hogwarts nell’immaginario di J.K. Rowling è gay. E non c’è niente di sbagliato, dice l’autrice, che ha rivelato l’identità sessuale del personaggio. Già in passato Rowling aveva avuto modo di dire che “non è certo una novità per me che un uomo coraggioso e brillante possa amare altri uomini. Lui è il mio personaggio. Lui è quello che è e io ho il diritto di dire quello che dico su di lui“.
24 Marzo 2015: Non ci saranno più cartelloni pubblicitari che «usano» il corpo femminile. Per vendere occhiali, jeans o pomodori pelati. La Capitale dichiara guerra alla pubblicità che offende le donne, paragonandole ad oggetti o spot che lascino intuire realtà di sottomissione e di supremazia di genere. «Gli spazi del Comune potranno essere venduti solo a chi rispetterà le regole inserite nella delibera — spiega il sindaco Ignazio Marino — il corpo della donna non potrà essere associato ad immagini che lo equiparano ad un oggetto ed in maniera sessista». L’annuncio viene dato dal primo cittadino durante la cerimonia di consegna del «Premio Immagini Amiche», promosso dall’Unione Donne in Italia e dall’Ufficio in Italia del Parlamento Europeo, che si è tenuto all’Ara Pacis, presente anche la presidente della Camera Laura Boldrini.
30 Marzo 2015: Farkhunda, giovane 27enne, è stata uccisa in pieno giorno, pestata da una folla di uomini inferociti, il corpo schiacciato da una pietra pesante. Si è detto di lei che era debole di mente, una donna malata che aveva bruciato il Corano davanti a un santuario. Per la sua morte ingiusta, avvenuta a Kabul il 19 marzo, sono scese in piazza oltre tremila persone. Molte erano donne, il volto dipinto di rosso a ricordare la sua faccia sfigurata dalle botte. Altre donne hanno portato la sua bara al funerale. A qualche giorno di distanza, una nuova verità emerge: quella di una giovane donna istruita, una studiosa della legge islamica indignata dalle pratiche superstiziose che si svolgevano davanti a uno storico santuario della sua città, uccisa perché disturbava gli affari dei mercanti del tempio.
31 Marzo 2015: Rupi Kaur, una poetessa sikh che studia all’Università di Waterloo, in Canada, ha postato la foto di una ragazza con le mestruazioni su Instagram, ma poco dopo è stata rimossa perché non in linea con le politiche adottate dal social network. Ne abbiamo parlato qui: Lo Spauracchio delle mestruazioni.
6 Aprile 2015: Cantava e combatteva Viyan Peyman, giovane ventiseienne, amatissima cantante curda, originaria della città di Mako del Kurdistan iraniano, uccisa mentre lottava contro lo Stato islamico a Serekaniye. Nella sua ultima canzone invocava la madre.
9 Aprile 2015: Camillo Langone, giornalista de Il Foglio, si scaglia contro Samantha Cristoforetti ( e contro tutte le donne che scelgono di fare carriera) asserendo che la colpa del calo economico è delle donne:
Seconda domanda: portare ad esempio un’astronauta, ossia una donna che per lungo tempo vive lontana anzi lontanissima dal proprio uomo, è utile nel momento in cui sappiamo che la causa principale del presente declino economico è il declino demografico?
Ne abbiamo parlato qui.
11 Aprile 2015: In un nuovo progetto dal titolo “Strong Is The New Pretty“, la forza è la nuova bellezza, la fotografa di Atlanta Kate Parker mostra che, in realtà, le ragazze sono “forti, atletiche, coraggiose, disordinate, gioiose e frustrate”. “Ho voluto celebrare queste ragazze così come sono, non come le donne che dovrebbero essere,” dice Parker ad HuffPost UK Lifestyle. “Essere belle o perfette non è importante. Essere chi si è, lo è”.
13 Aprile 2015: Addio a Judith Malina.
“Sono una pacifista, credo nella rivoluzione non violenta e anarchica. L’odio non si combatte con l’odio. La mia famiglia fu sterminata in un campo di concentramento, ma nessuno mi convincerà che per battere i nazisti bisognasse prendere le armi. Bisognava toglierle a loro.”
14 aprile 2015: «Dai vostri commenti vedo che alcuni di voi sono preoccupati del mio peso. Vi riferite a quelle foto di me scattate l’altra sera mentre ero alla serata di beneficenza contro il cancro per aiutare la mia cara amica, la dottoressa Maggie DiNome. Le è stato conferito il Duke Award per i suoi instancabili sforzi e contributi stellari per eliminare il cancro. Ma, sfortunatamente, per alcuni di voi il mio peso sembra essere più importante. (…)Sto perfettamente bene, perfettamente felice e il mio corpo sano, voluttuoso e pazzescamente forte si sta godendo un po’ di meritato riposo. Grazie per la vostra preoccupazione.» Così Pink risponde alle critiche e ai commenti che hanno invaso il web, scritti da utenti che, notando le forme della cantante diventate più morbide, hanno cominciato a chiedersi perché fosse così ingrassata.
16 aprile 2015: A breve l’EXPO aprirà le porte e anche il mondo delle donne nell’agricoltura ci sarà, grazie al lavoro importante di Women for Expo, valorizzando un comparto occupazionale e imprenditoriale che già viene spesso trascurato dalla politica in generale, figuriamoci nella sua declinazione al femminile.