Magic in the Moonlight: dov'è la magia?

Creato il 15 dicembre 2014 da Persogiadisuo
MAGIC IN THE MOONLIGHT di Woody Allen, (USA/FRANCIA, 2014) con Colin Firth, Emma Stone, Jackie Weaver, Marcia Gay Harden, Eileen Atkins Genere: commedia Se ti piace guarda anche: Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, La maledizione dello scorpione di giada, Ombre e nebbia, Scoop, L'importanza di chiamarsi Ernest TRAMA Un famoso illusionista è chiamato da un collega a smascherare una veggente. Finirà per rimanerne affascinato. COMMENTO  In Ombre e nebbia Woody Allen faceva dire a John Malkovich: "tutti amano le illusioni, anzi: ne hanno bisogno come l'aria da respirare". Il film era del 1992 ed era il migliore film di Woody Allen sulla magia. Ne sono seguiti tanti altri, uno per ogni decennio: La maledizione dello scorpione di Giada, film deboluccio nonostante una brava Helen Hunt, il delizioso e disimpegnato Scoop con una Scarlett Johansson ancora adorabile e ora questo, in cui la magia invade perfino locandina e titolo. Eppure, paradossalmente, Magic in the Moonlight è un film senza magia, in tutti i sensi: vi è solo una scena di illusionismo, quella iniziale, e una sola seduta spiritica: entrambe poco incisive. Ma il guaio maggiore è che il film è letteralmente privo di momenti magici, cioè riusciti. Non basta un planetario da favola spuntato dal nulla in una notte d'estate, non bastano i giardini incantati del sud della Francia: il film manca di quella magia cinematografica in grado di farlo decollare. Non vi è una sola scena in grado di incantare lo spettatore, al contrario ad esempio di un film molto recente del regista, ovvero quel Midnight in Paris che metteva insieme tante piccole suggestioni ricche di incanto. Per non parlare del proverbiale umorismo alleniano: non vi è una sola battuta degna di nota nell'intero film, il che in un film di Woody Allen non è un incidente di percorso, ma un crimine e un misfatto! Insomma, com'era logico aspettarsi, dopo l'osannato Blue Jasmine (che pure non era del tutto riuscito) questo è il turno del film riempitivo, ed è un peccato, perché le location erano davvero magiche (impreziosite dalla fotografia di Darius Khondji), il cast stuzzicante e il tema, seppur inflazionato dallo stesso regista, sempre attuale: quello del contrasto tra evidenza e fede, tra raziocinio e trasporto. Ma Magic in the Moonlight si rivela un film elegante, verboso e un po' noioso. Prima di concludere qualche parla sul cast, appunto stuzzicante sulla carta: in realtà deludente per la poca chimica tra i due protagonisti. Convince infatti Colin Firth, grazie a un personaggio molto teatrale e molto British, ma delude purtroppo, e a sorpresa, l'interpretazione di Emma Stone che è stata comunque già ingaggiata da Allen per il suo prossimo film, ovviamente già quasi ultimato e ovviamente, si spera, migliore di questo. VOTO: 6,5

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