Come nel piuttosto recente "Incontrerai L'Uomo Dei Tuoi Sogni" allora, a fare da spina dorsale a "Magic In The Moonlight" è il classico dilemma esistenziale in cui ci si interroga sulla presenza di qualcosa di sovrannaturale capace di andare oltre quel reale a noi comprensibile e, spesso, poco soddisfacente. La risposta da parte sua Allen l'aveva già fornita in più di un occasione, ma nonostante ciò non disdegna l'opportunità di rimettersi in discussione, provando a smentirsi e ammorbidendosi un pizzico. Perché, in fondo, come per il personaggio cinico e pieno di sé interpretato da Colin Firth (palesemente alter ego del regista), alla sua età, al vecchio Woody, non spiacerebbe affatto scoprire di avere sempre avuto torto, trovare qualcuno in grado di smentirlo e, magari, fare la figura dello stolto di fronte al suo pubblico in cambio di una prospettiva più felice e alta dell'esistenza. La buona volontà ce la mette, quindi, Allen, e per qualche istante da pure la sensazione di essere riuscito per davvero a trovare la svolta per cambiare (o sfumare) alcune delle sue opinioni e concetti riguardanti la religione, la filosofia e la scienza, salvo poi rendersi conto all'improvviso di risultare ridicolo a sé stesso e riprendere coscienza, virando quella che poteva essere una eventuale ritrattazione in una semplice romantic-comedy che fa da cuscinetto a lui e da soffice coperta calda a noi.
Illudere noi stessi comunque è l'errore più grande che potremmo commettere e questo Allen lo sa meglio di chiunque altro. Per cui se alla fine non se la sente di chiudere entrambi gli occhi e proseguire il viaggio verso quella che poteva essere la sua redenzione divina, se preferisce restare fedele al suo percorso e al suo credo e ribadire la sua testardaggine ad ogni costo, per noi è, oltre che comprensibile, anche un discreto sollievo. Pensare che la vecchiaia potesse aver appianato i suoi punti di vista, cambiato quelli che erano i suoi capisaldi, sinceramente sarebbe stato un qualcosa con cui avremmo fatto fatica a convivere e a ragionare.
Noi Woody lo preferiamo così come abbiamo imparato a conoscerlo, grandemente cinico e pungente nei confronti della vita e dolce sognatore, romantico nei confronti dell'amore: la sola magia che sa renderci umani e in cui ciecamente tutti crediamo.
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