2 dicembre 2013 di Redazione
di Carmelo Caroppo
L’identità della città di Maglie si coglie in un percorso del centro storico ormai dimenticato per l’abitudine di percorrerlo secondo la segnaletica stradale che impedisce da diversi decenni l’ingresso in centro agli autoveicoli da nord.
Non si può comprendere pienamente questa città, la sua storia e la sua gente se non si entra in centro da nord, da via Roma fino in piazza A. Moro. Questa è una proposta di restauro urbanistico a costo zero. Infatti un qualche benessere al cittadino può essere assicurato anche da una corretta fruizione dello spazio urbano. Tal’è lo spazio “familiare”, lo spazio conosciuto, che consente di stabilire legami mentali, ripensamenti ed equilibri dell’essere nel presente. Questo rapporto tanto più è vero quanto più l’urbanistica assicura e facilita la fruizione dei contenuti visivi dello spazio storico, monumentale ed estetico della città, fatto che certamente non può essere detto attualmente di Maglie. Inoltre per altri versi “l’immagine” di questo percorso è testimoniata dalla settecentesca incisione di J. L. Desprez e dal successo di questa immagine, che dal 1800 è stata riprodotta sulle porcellane vittoriane inglesi, e diffuse un gran parte del mondo. E’ così ormai un’immagine, che nella sua accezione di icona riflessa, indipendente dalla realtà, è segno di una memoria collettiva, persistente e comune.