Dove tu hai inizio, dove tu hai fine, dove tu mi dai quel gemito che cerco;
dove la foglia morta cade e non tocca terra, dove lo spirito echeggia nell’immenso eco,
esso viene ripetuto sempre e sempre, senza mai fermarsi.
Oh, perfezione imperfetta, non si sa dove inizi, non si sa dove finisci, nulla ci crea, nulla ci distrugge, ma allora dove va a finire tutto?
Allora non siamo mai nati, e non siamo mai morti.
Perché, perché, perché ci dobbiamo limitare all’esistere, perché non possiamo vivere nella nostra imperfezione,
che ci toglie ciò che ci completa, che ci strugge, in un gelido silenzio di solitudine,
ciò che cerchiamo, ciò che noi vogliamo è la nostra essenza eterea…