L’Italia è un Paese meraviglioso. Quando pensi che abbia toccato il fondo, c’è sempre una botola a sorpresa che si apre e la spedisce ancora più in giù…
Siamo così fortunati, eppur
Caro Silvio, noi sappiamo che la tua estrema generosità ti ha condotto ancora sul patibolo mediatico. Hai voluto regalare oro, gioielli e tanti fruscianti euro ad una povera ‘profuga’, ‘ladra’, ‘meretrice’ marocchina. Minorenne,sì… ma nessuno è perfetto. Le hai aperto le porte della tua dimora, mostrandole il dorato mondo in cui sei costretto a vivere, benché tu sia un’anima semplice. Lei in compenso ti ha aperto altro, istruita dal tuo reclutatore di ministre. L’hai accolta nel suo harem, modellato su quello del caro Gheddafi, e con Emilio, parlamentari, veline e ministre l’hai iniziata al ‘bunga bunga’, un innocente svago a sfondo sessuale che ricorda una delle tue barzellette preferite.
L’ennesimo scandalo ha fatto di te, di noi italiani, lo zimbello del mondo. Ma solo chi ti ama può riconoscere i tuoi meriti, il tuo prodigarti per tutti gli immigrati che si sono messi nei guai. Le Questure d’Italia non tollerano più tutte le tue chiamate, anche nel cuore della notte, per salvare poveri sciagurati come Ruby.
In Campania conoscono il tuo impegno concreto per aiutare il popolo minuto in difficoltà. Ogni sacchetto, ogni rete metallica, ogni litro di percolato, che ricopre le vite dei cittadini partenopei è tutto frutto della tua profonda attitudine nel risolvere le emergenze.
La tua unica colpa
Dalle nostre postazioni di call center, dai nostri accampamenti, fuori dalla fabbriche che ci hanno cacciato, dalle nostre aule universitarie sempre più spoglie di sapere, dalla nostra condizione di cassintegrati, di disoccupati, di donne che hanno rispetto per se stesse e ambizioni moralmente più elevate, dalla nostra miseria, ti ringraziamo, oh Silvio!
Non di sole puttane vive l’uomo.