ROMA – Il settore dei cosmetici in farmacia ha visto, nel 2012, un calo nel valore di mercato dell’1,4%. Segmenti diversi hanno infatti tendenze opposte, con un comune determinatore: la qualità paga; i prodotti indifferenziati, no.
Sono questi alcuni degli elementi emersi nel convegno “Il ruolo sempre più importante del cosmetico nella farmacia che cambia” organizzato dal gruppo cosmetici in Farmacia (Gcf) di Unipro a Cosmofarma, la più importante fiera italiana del settore in corso a Bologna.
Come ha spiegato Lorenzo Brambilla di Ims Health, infatti, in un quadro di crisi ”ci sono delle zone di luce. Abbiamo visto che nei dieci mercati principali, che rappresentano l’85% del totale, solo due – quello dell’anticellulite e delle cure per i capelli – sono in forte contrazione; gli altri sono stabili, oppure, in mercati come quello del contorno occhi, delle pelli alterate, del trucco e dei solari, c’e’ una forte crescita”.
Accanto a questi settori forti differenze ci sono anche tra le fasce di prezzo: da un lato i prodotti di fascia altissima – che vanno molto bene – quelli di fascia alta – che comunque crescono – e quelli di fascia medio-alta – che tengono; dall’altro quelli del segmento medio-basso e basso che calano tra il 4 e il 5%.
Per questo, per Brambilla, le farmacie dovrebbero puntare sulla specificita’ dei prodotti abbandonando quelli piu’ indifferenziati. Un’analisi, sulla quale ha concordato anche il presidente di Gcf, Vincenzo Maglione. ”Dopo anni di crescita – ha detto – anche il canale di vendita dei cosmetici in farmacia cala dell’1,4%, per un valore di mercato che supera i 1750 milioni.
Una contrazione comunque inferiore rispetto ad altri settori, a conferma del fatto che i consumatori riconoscono nella farmacia livelli di specializzazione, cura del servizio e qualificazione degli addeti superiori”. Oltre che con il convegno, Gcf e’ presente a Cosmofarma anche con uno spazio di rappresentanza istituzionale e con due corsi Ecm.