ROMA - Lucio Malan (Pdl), segretario di presidenza del Senato, ha dichiarato: «In questo momento di particolare consapevolezza e impegno sulla libertà religiosa, l'Italia non può restare indifferente di fronte al caso di Shoaib Assadullah, un afghano che rischia la pena di morte o
20 anni di carcere, in base alla legge sull’apostasia in vigore in Afghanistan, per essersi convertito al cristianesimo».
«La notizia è diffusa da International Christian Concern e riportata in numerosi mezzi di informazione: il 3 gennaio, all'uomo, un 25enne arrestato il 21 ottobre scorso, sono stati dati sette giorni dal giudice per rinnegare la propria fede. Presento un'interrogazione al ministro degli Esteri e al ministro della Difesa per chiedere il loro intervento. L'Italia ha fatto e sta facendo molto per l'Afghanistan ed è davvero difficile pensare che coloro che ricevono il nostro aiuto mettano in atto una legge in così flagrante violazione dei più elementari diritti umani».