Invece Jakil è guarito con l’omeopatia unicista, cioè mediante l’utilizzo di un rimedio unico.
La storia di Jakil:
1° attacco a Pasqua di 3 anni fa, era blu, lingua fuori, cianotico . Ha fatto il bronco dilatatore ma stava peggio. Abbaimo provato molti broncodilatatori ma peggiorava!!! Dopo questo evento aveva crisi ogni mese. Ha fatto una broncoscopia e diverse radiografie al torace che fecero emergere una broncopatia cronica. Ha fatto cicli di antistaminici e prende vetsolone 3/4 cpr al giorno dal 6-11-2013. Ma continua ad avere le crisi. Prima erano ogni mese, poi ogni 20 giorni, poi ogni 10 giorni, poi ogni giorno. Con l’inalatore di antinfiammatori e broncodilatatori sta meglio, ma appena sospendo ha la crisi.
La crisi viene quando entra in casa, quando esce sta bene, anche se ci sono i pollini. Quando piove sta peggio, ha crisi continue , anche più volte al giorno, diventa cianotico e sembra soffocare.
E’ arrivato a casa appena svezzato. E’ stato allattato dalla mamma. Da cucciolo ha avuto una polmonite, proprio a cavallo tra il 1° e 2° vaccino. Dopo 6 mesi ha fatto una pancreatite, trattata con antibiotici. A 2 anni e mezzo è caduto dal balcone riportando la frattura della sinfisi mandibolare. E’ stato castrato, Fiv e Felv negativo. E’ stato sverminato più volte. Vive in casa e fuori. Asma: comincia a tossire con la lingua fuori, ha un po di bava, comincia con un attacco di tosse, dopo 10 minuti e parte col broncospasmo. Solitamente comincia alle 8 di sera, ma l’attacco vero e proprio è alle 3 di notte. Di norma facciamo cortisone, ma ci impiega 3 ore a normalizzarsi. Il giorno dopo è distrutto.
Cibo: mangia crocchette per gatti sterilizzati, sheeba, carne cruda fresca, pollo cotto formaggino.
Ciuccia i capelli e la barba.
Viene effettuato un prelievo di sangue per la ricerca di parassiti occulti ed effettuato una ricerca tramite microscopia in campo oscuro. Tale esame mette in evidenza la presenza di batteri a forma di cocco e a forma di bastoncelli, come si legge nella foto a fianco. Questo tipo di esame lo propongo sempre in caso di patologie ad andamento cronico, patologie neoplastiche, forme allergiche e patologie che non rispondono bene alle normali terapie convenzionali o omeopatiche. Il referto non è vincolante per la scelta del rimedio da utilizzare.
Terapia: Drosera 30 CH 5 gocce in poca acqua da dare da bere una volta al giorno.
Follow-up: a 3 mesi dall’inizio della terapia con Drosera, Jakil non ha più avuto alcun sintomi riferibile a broncospasmo o broncopatia.
La Drosera è una pianta carnivora. Le Drosere comprendono oltre 100 specie, sono cosmopolite e sono state ritrovate in tutti i continenti ad eccezione dell’Antartide, meno frequentemente nei climi temperati e in quelli artici. Le origini del genere Drosera si pensa siano state in Africa o in Australia. In Europa abbiamo solo tre specie: D. intermedia, D. anglica e D. rotundifolia. Drosera rotundifolia è una pianta erbacea perenne con foglie a forma di rosetta basale a lamina arrotondata provviste di peli ghiandolari rossi sulla superficie che secernono un liquido vischioso e zuccherino che attrae gli insetti che restano avvinghiati sulla loro superficie e come tali digeriti. Il nome deriva dal greco “Drosos” = “rugiada” a seguito delle goccioline trasparenti e luccicanti e per questo è conosciuta con l’appellativo volgare di “Rugiada del sole”. Da segnalare che i fiori sono autoimpollinanti, la pianta cresce in stagni, torbiere, terreni paludosi, l’apparato radicale è composto da piccole radici che non penetrano in profondità nel terreno. Predilige terreni acidi. Le Drosere erano conosciute ed usate come erbe medicinali fin dal dodicesimo secolo, quando un dottore italiano della Scuola di Salerno, dr. Matteo Plateario descrisse nel suo compendio “De medicinis simplicibus” la pianta come un rimedio erbaceo per la tosse, con il nome di “Herba sole”. Una copia originale viene tutt’ora conservata nella Biblioteca Nazionale a San Pietroburgo ed è considerato un codice singolare non solo per le sue illustrazioni quanto perché riuniva le conoscenze mediche dell’antichità, dal mondo arabo, greco, islamico con quelle medioevali europee.