Labbra rosso fuoco, sguardo felino da cui guizza come una coda argentea un lampo inquietante, pelle diafana e voce profonda: fin dalle prime immagini diffuse in rete di "Maleficent" non c'è stato alcun dubbio, Angelina Jolie è nata per interpretare la cattiva più famosa e amata dell'universo Disney. In tempi di crisi finanziaria e di idee, il cinema pesca a piene mani da successi e cult intoccabili, ne è la prova l'orda di remake e reboot che stanno per arrivare nelle prossime stagioni, come il sequel dei "Goonies", quello dei "Gremlins", "Jurassic Park" e "Blade Runner": uno dei revival più gettonati del momento è la versione in live action dei classici Disney. Un'operazione che fa leva su dei veri e propri archetipi: i classici della casa del topo hanno infatti cresciuto non solo i genitori del pubblico giovane, ma anche i nonni e forse i loro bisnonni. Un processo che quindi ha una grande responsabilità: rievocare immagini e emozioni fortemente radicate nell'immaginario collettivo di chiunque. Se alcune operazioni sono felici, almeno al botteghino, come "Alice in Wonderland" di Tim Burton e "Il grande e potente Oz" di Sam Raimi, non a caso pellicole in cui c'è comunque un grande autore al comando, altre si sono rivelate nefaste, come "Cappuccetto rosso sangue" e "Beastly", facendo spesso sorgere nel pubblico la fatidica domanda: "Perché?". Dubbi che però non fanno vacillare le major: sono infatti già in cantiere una nuova versione di "Cenerentola" diretta da Kenneth Branagh e una di "La Sirenetta" con regia di Sofia Coppola e Emma Watson nei panni squamati della protagonista. "Maleficent", che originariamente doveva essere diretto proprio da Tim Burton, rientra nel filone delle cattive alla ribalta, in cui la villain della favola assume il ruolo di fulcro della storia, come già accaduto in "Biancaneve e il Cacciatore", in cui Charlize Theron era una malvagia e bellissima regina Grimilde, e nella serie tv "Once Upon a Time", dove a farla da padroni sono di nuovo la Regina Cattiva di "Biancaneve" e Tremotino. La nuova Malefica ha il volto bello e allo stesso tempo inquietante di Angelina Jolie dicevamo, una scelta di casting quanto mai vincente: da sempre bad girl del cinema contemporaneo, la Jolie è l'incarnazione perfetta della bellezza un po' sinistra, esaltata da abiti in pelle nera e labbra rosso fuoco a sottolinearne il pericoloso fascino. La sua Malefica, nei pochi momenti in cui è male allo stato puro, è davvero impressionante e convincente: peccato però che le scene in cui Malefica diffonde terrore e dispensa perle di humor nero siano poche. La Disney ha infatti scelto di non abbracciare in toto il lato oscuro della protagonista, contrariamente a quanto i poster e il trailer, accompagnato dalla voce suadente di Lana Del Rey che rivisita in chiave dark la famosa opera di Tchaicovsky, facciano credere: in "Maleficent" la strega è in realtà una fata buona cui viene fatto un grave torto e che per questo abbraccia il lato oscuro. Una fata buona con quel nome? Ebbene sì. Il film dell'esordiente Robert Stromberg mostra come dietro la facciata di impenetrabile malvagità di Malefica ci sia in realtà una donna ferita, cui un uomo subdolo ha strappato le fiere ali: affronto che costerà la vita della piccola e innocente Aurora, interpretata da Elle Fanning, la bimba prodigio di "Somewhere" e "Super 8", contro cui la fata/strega lancia la celebre maledizione. Nella scia della moda di "anche i cattivi piangono", "Maleficent" ci mostra come in realtà nessuno nasca realmente malvagio, ma lo diventi a causa dei torti subiti, salvo poi tornare sulla retta via e redimersi con un gesto finale di altruismo puro. Una scelta che se da un lato rientra nella classica struttura del film per bambini, dall'altro fa rimpiangere di non aver potuto godere di una Malefica malvagia al cento per cento, che, grazie all'interpretazione perfetta della Jolie, avrebbe potuto essere indimenticabile. Se non ci sono più i cattivi di una volta, a fare veramente una pessima figura sono però i personaggi maschili: traditori, assetati di potere, principi fantocci il cui intervento è inutile e ridicolo: come già visto in "Ribelle" e "Frozen", le principesse ormai si salvano da sole, non hanno bisogno del cavaliere dalla corazza scintillante e sanno che "il vero amore" viene prima di tutto da se stesse e può avere diverse forme. I principi possono appendere l'abito azzurro al chiodo, ormai anche i corvi hanno più importanza di loro. È questo il maggior pregio di "Maleficent", quello di mostrare ai più piccoli delle donne moderne e forti: quando poi i villain avranno la libertà di essere cattivi solo per il gusto di esserlo, allora si che il cerchio sarà completo.
Hearting/Cuorometro: ♥♥1/2
Uscita italiana: 28 maggio 2014
Titolo originale: Maleficent Regia: Robert Stromberg Anno: 2014 Cast: Angelina Jolie, Elle Fanning, Sam Riley, Sharlto Copley, Imelda Staunton, Lesley Manville, Juno Temple, Brenton Thwaites Colore: colore, 3D Durata: 97 minuti Genere: fantasy Sceneggiatura: Paul Dini, Linda Woolverton, John Lee Hancock Fotografia: Dean Semler Montaggi0: Chris Lebenzon, Richard Pearson Musica: James Newton Howard Paese di produzione: USA Casa di produzione: Walt Disney Pictures Distribuzione italiana: Walt Disney Pictures Italia