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Maleficent, la “cattiva” disneyana come non l’avete mai vista

Creato il 04 giugno 2014 da Nicola933

Maleficent (Id.)

Genere: Fantastico/Avventura
Regia: Robert Stromberg
Cast: Angelina Jolie, Elle Fanning, Sharlto Copley, Lesley Manville, Imelda Staunton, Juno Temple, Sam Riley, Miranda Richardson
2014
97 min

Due regni confinanti divisi dall’odio: uno è abitato dagli esseri umani, mentre nell’altro, la Brughiera, vivono creature magiche. Una profonda amicizia lega Malefica, una giovane fata, e Stefano, un ragazzino orfano, ma quando a quest’ultimo si prospetterà l’occasione di diventare re, non esiterà a tradirla, suscitando in lei l’odio profondo che la porterà a scagliare la famosa maledizione sulla principessa Aurora.

Dimenticate La bella addormentata nel bosco (Sleeping Beauty, 1959) di Clyde Geronimi, Eric Larson, Wolfgang

Maleficent 02
Reitherman e Les Clark. O almeno buona parte. Perché se è vero che troverete alcuni elementi in comune con il film d’animazione Disney, Maleficent stravolge il personaggio che conosciamo per donargli una nuova vita. Gli elementi in comune con il cartoon sono soprattutto visivi, a cominciare dalla splendida protagonista, Angelina Jolie, la cui bellezza spigolosa è accentuata dal trucco di Charmaine Fuller che le dona i classici zigomi appuntiti, così come il suo costume, disegnato da Anna B. Sheppard, è ricalcato su quello originale. Anche la scena in cui la strega si reca ai festeggiamenti per la nascita della principessa è ricca di citazioni dal cartone animato.

Ne La bella addormentata nel bosco non era specificato il motivo dell’odio di Malefica, se non quello un po’ debole di non essere stata invitata al battesimo di Aurora, mentre qui nasce da un avvenimento preciso, diventando una vendetta contro colui che le ha spezzato il cuore. E non solo quello. Il fatto che inizialmente Malefica sia una persona buona e diventi cattiva a causa di Stefano, ci fa capire le sfaccettature che gli autori della sceneggiatura (Paul Dini, Linda Woolverton e John Lee Hancock) hanno voluto dare al suo personaggio, proprio perché una persona non è solo buona o solo cattiva, ma animata da sentimenti contrastanti che possono portarla ad agire in modi diversi a seconda della situazione.

Maleficent 03

Molto interessante è anche la rivisitazione del “vero amore”, come già accaduto per il film d’animazione Frozen- Il regno di ghiaccio (Frozen, 2013) di Chris Buck e Jennifer Lee, che ci porta a capire come alla fine Malefica impersoni una sorta di madre per Aurora, una guida e finanche una protettrice, soprattutto dalla sbadataggine delle tre fatine che hanno il compito di tenerla nascosta per 16 anni.

Proprio le tre fate, qui chiamate Fiorina, Giuggiola e Verdelia, sono i personaggi più deboli del film. Quando sono fate

Maleficent 01
sono abbruttite dalla computer grafica che le rende quasi grottesche, mentre in versione umana si limitano a gag che riescono a strappare giusto qualche sorriso, ma non hanno la freschezza e la simpatia di Flora, Fauna e Serenella. Anche il corvo Fosco, fedele servitore di Malefica, già che si vede anche in versione umana e può quindi parlare, avrebbe dovuto essere maggiormente approfondito. Invece si limita a fare da spalla e, quando è un corvo, anche a lui la CGI non rende un buon servigio, infatti risulta più espressivo il corvo del film d’animazione. Anche Aurora, Elle Fanning, tende a rimanere in secondo piano, schiacciata dal fascino che Malefica, protagonista assoluta, esercita sul pubblico.

La musica di James Newton Howard si limita a fare da tappeto sonoro alla vicenda, senza infondere particolare emozione. I titoli di coda sono accompagnati dalla canzone del film originale “Once Upon a Dream”, in un nuovo arrangiamento dal tocco creepy, interpretata da Lana Del Rey.


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