Passeggiando per le vie di Kuala Lumpur mi e' sembrato di vedere il mondo intero.
Donne arabe in niqab (il velo nero che lascia scoperti solo gli occhi) dallo sguardo nero come la pece, donne indiane dai sari colorati, americani sovrappeso in pantaloncini e t-shirt, cinesi, turchi, malesi, certamente, e chi piu' ne ha piu' ne metta.
E' la prima volta che visito un Paese musulmano, ma qui ho avuto l'impressione che ci fosse piu' apertura e liberta'. L'ho visto nelle donne, che non hanno l'obbligo di indossare il velo e sono libere di vestirsi all'occidentale e l'ho visto nei loro sorrisi vanitosi e nelle loro chiacchiere complici. Molte ragazze indossano i jeans e il velo colorato che tiene coperti solo i capelli, lasciando ben visibile tutto il viso spesso molto truccato. Molte altre lasciano scoperti i capelli. Anche in questo caso, qui sembra che ognuno sia quello che vuole essere e tutta la gente porta con se' e rispetta le proprie tradizioni e abitudini originarie.
(Almeno, questo e' quello che ho avuto modo di osservare e dedurre dai pochi giorni tarscorsi in Malesia e non posso certamente affermare che la situazione sociale e culturale malese sia priva di quei problemi impliciti nelle culture patriarcali e maschiliste).
Sono rimasta colpita e affascinata dai villaggi Malay, piccoli agglomerati di coloratissime abitazioni tipiche malesi in legno massiccio (tek o ebano), sollevate da terra probabilmente per le inondazioni, frequenti in questi posti. Qui la vita sembra essersi fermata e si respira un'aria di pace e tranquillita' lontana dal caos che attanaglia le citta'.
Gli uomini, ma anche le donne (soprattutto le anziane), indossano i sarong: stoffe dalle svariare fantasie, drappeggiate in vita e portate come gonne. Questi teli di cotone hanno molteplici usi e, oltre che come abbigliamento, vengono usati anche come asciugamani, tovaglie o come arazzi sulle pareti.
La Malesia mi e' piaciuta molto ed e' stato triste lasciarla, come quando si saluta una vecchia amica con la consapevolezza che tante cose non sono state fatte insieme e che forse non la si rivedra' piu'.
Ma chissa', la mia vita e' sempre cosi' imprevedibile e magari il buon vento mi ci portera' ancora una volta prima o poi.