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Mali / Un golpe militare annunciato ma che potrebbe forse rientrare

Creato il 22 marzo 2012 da Marianna06

 

Carte-mali

 

E’ notizia di ieri sera, sul tardi, di una situazione politica e di piazza decisamente difficile in Mali, che potrebbe anche sfociare in un eventuale e probabile colpo di Stato con la conseguente deposizione dell’attuale presidente della repubblica maliana, Amadou Toumani Touré.

Accanto ovviamente a morti, feriti, distruzioni e saccheggi inevitabili  è tutto  quasi  normale,anche se poi  non lo è affatto per la gente comune e non c'è da meravigliarsi in un contesto del genere, parlo di cieli africani, quando le autorità finiscono per perdere il controllo della situazione e le folle, tumultuanti, sragionano.

Il motivo dei contrasti tra militari governativi, il composito mosaico di forze combattenti ribelli (Mnla) che rivendica l’autoderminazione dell’Azawad, territorio settentrionale ai confini con il Niger, e  il potere politico ufficiale, potrebbe avere comunque una spiegazione diversa da quella che  i “media” occidentali danno, quasi sempre, quando si tratta di spiegare “cose” africane.

 E cioè i cosiddetti contrasti etnici, che, in Africa, vanno bene ovunque e in ogni stagione .

Anche se poi, nella maggior parte dei casi, il tribalismo c’entra come cavolo a merenda o almeno fino ad un certo punto.

Io, azzardando, partirei allora, nella comprensione dei fatti di queste ultime ore, dalle prossime elezioni presidenziali, che dovrebbero tenersi in Mali in due turni successivi dal 29 aprile prossimo.

Infatti, l’attuale presidente Amadou Toumani Touré, essendo al potere dal 2002, e cioè con ben dieci anni di guida politica al suo attivo, dovrebbe in questa nuova competizione elettorale essere ormai fuori gara e lasciare il passo,  come è giusto che sia e come è  anche previsto dall’articolo 30 della Costituzione del Paese, agli altri candidati.

Annuncio, per altro già dato, ufficialmente, nel 2011 dallo stesso presidente.

Noi sappiamo però, e da sempre, che abbandonare il potere, quando lo detieni a piene mani e con tutti i numerosi privilegi che lo accompagnano, viene un po’ male.

E in Africa questo vizietto esiste.

Nella stessa Costituzione maliana, all’articolo 50, è scritto  anche che, qualora però l’integrità territoriale del Paese fosse minacciata, l’attuale capo di Stato può restare al comando indipendentemente dal numero di anni di governo già trascorsi al potere.

Allora?

Allora il caos politico di questi giorni potrebbe essere  in un certo senso pilotato. E la cosa non sarebbe da escludere completamente.

La rabbia dei militari governativi e delle loro famiglie(specie quelle che non hanno avuto spiegazioni  dei loro morti ammazzati dai gruppi ribelli nel nord), militari che ieri hanno preso possesso della TV di Stato per annunciare il golpe vicino, altro non è che il disagio pesante e reale di persone, che sono stati mandate a combattere senza il dovuto equipaggiamento, uomini allo sbaraglio, spediti a morte certa, pur avendo gli USA, nel 2008, fornito al Mali con l’attivazione dell’Africom tutto quanto fosse indispensabile per fronteggiare probabili attacchi jihadisti, provenienti dalle zone confinanti dell’ area sahariana.

Nel campo avversario, invece, tra gli uomini dell’Mnla, il Movimento di liberazione per l’indipendenza dell’Azwad, troviamo, grazie alla presenza anche di Tuareg,ex-combattenti nella Libia di Gheddafi ormai rientrati a casa, che non mancano certo armi sofisticate di ultima generazione.

 Compresi i missili terra-aria.

Ci si augura che la ribellione dei militari governativi, sia pure giustissima, rientri presto e non si vada incontro al peggio.

Ma la situazione resta comunque poco chiara e sopratutto molto imprevedibile.

E questo perché gli interessi in ballo sono sempre molto grossi.

Il Mali è al terzo  posto in Africa per l’estrazione dell’oro dalle sue miniere.

Né mancano nel sottosuolo importanti minerali pregiati come uranio, petrolio e fosfati.

Le prossime ore ci diranno senz’altro di più.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

    Nella foto in basso un' immagine  del mercato di Bamako, capitale del Mali

 

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