60 giorni fa.
Il nostro ultimo incontro. Un giorno che ricordo con un pizzico di rammarico. Non ho potuto fermare il tempo, non ho saputo cristallizzare quei momenti. Tra noi non c'è stato sesso, non serviva. In un film con Orlando Bloom e Kirsten Dunst la protagonista dice una cosa "i baci che ci siamo dati sono stati più intimi di tutte le scopate della mia vita". Ecco, è più o meno quello che provo quando ci ripenso. Lo sogno ancora il tuo sapore.
Rifletto da un po' di tempo su come sia cambiato il mio approccio al blog. Era nato con l'intenzione di prendere in giro gli stereotipi e i vip. Poi ho iniziato a postare racconti, infine a parlare un po' più seriamente di me e di "noi". Curioso che i due principali cambiamenti nel mio stile siano stati in concomitanza con due innamoramenti... l'ultimo è quello che ancora mi spinge a continuare. Ho avuto anche l'onore di averti come amministratrice. Poco prima è entrata Fuochivacui, che tra un post e l'altro si prende le pause alla Celentano. Lei rimane sull'ironico, io forse scendo troppo nel passionale. Non vorrei a volte sembrarvi troppo smielato. Non me ne frega niente dei vostri giudizi ma se per caso trovate quello che scrivo troppo sdfolcinato, avvisatemi. Se dovessi insistere mettetemi la camicia di forza! Non voglio finire a fare la carriera di Moccia.
60 giorni.
Quando si avvicinano delle ricorrenze speciali mi sento diverso dentro. Non credo che esistano parole per descrivere quello che provo. Malinconia è una delle tante, uno dei frammenti del calderone. Potrei dire che mi sento come un animale che si sveglia dal letargo... solo che non lo so come si sentono loro. Sento che in me torna qualcosa di vecchio, di saggio. Qualcosa che posso plasmare e rigenerare dal mio corpo.
Quel giorno non sentimmo il bisogno di fare foto. A volte è bello lasciare che dei momenti, dei gesti, delle espressioni rimangano impresse nel cervello senza l'ausilio di mezzi artificiosi.
60 giorni.
Sembra passato un secolo.
Sembra ieri.