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Malines (Belgio) /Il Premio Pax Christi Internationalis all'arcivescovo di Abuja

Creato il 01 novembre 2012 da Marianna06

 

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Per il suo impegno a favore del dialogo interreligioso Pax Christi Internationalis  ha assegnato all’arcivescovo di Abuja (Nigeria), monsignor  John Olorunfemi Onaiyekan, il premio che l’organizzazione  conferisce ogni anno a chi s’impegna per la pace.

La Nigeria, con 160 milioni di abitanti, è uno degli Stati africani più popolosi e la sua gente si divide, come ben sappiamo, in cristiani  di differenti confessioni e musulmani.

 E sappiamo anche bene quanto lì, di questi tempi, sia difficile mantenere la coabitazione pacifica tra i due gruppi.

Soprattutto al Nord.

Laicamente, parlando del “caso” Nigeria, si guarda alle religioni quale elemento di forte contrasto tra le genti e di  destabilizzazione conseguente dell’intero quadro politico del Paese.

Specie adesso che  il movimento fondamentalista islamico di Boko Haram è uscito allo scoperto,  e lo ha fatto esplicitamente contro ogni forma di occidentalizzazione  oltre che rendendosi responsabile di parecchi attentati a persone e beni della comunità.

Ora tutto l’operato dell’arcivescovo Onaiyekan è stato e continua ad essere improntato ad una  forma di comunicazione (documenti e lettere pastorali), che poi si traduce in attività teorica e pratica dei  sacerdoti e degli animatori all’interno della sua diocesi, perché  sia chiaro , una volta per tutte, che le divisioni non giovano ai nigeriani  e che solo mostrando spirito collaborativo tra cristiani e musulmani, a partire dall’esempio personale, è possibile la costruzione di  un avvenire di pace.

Questi stessi concetti l’alto prelato ha esternato anche all’atto della  consegna del premio, completandoli con contenuti attinenti  rischi e opportunità di una globalizzazione planetaria, comunque inarrestabile, e con la quale bisogna, gioco forza, misurarsi tutti.

Monsignor Onaiyekan, che sarà cardinale nell’imminente concistoro, è nativo della città di Kabba.

Una città, Kabba, della Nigeria settentrionale,il contesto è effettivamente tra i più pericolosi del Paese quanto a insurrezioni e attentati, perché  molto più povero rispetto al meridione, e in cui la popolazione è in prevalenza musulmana.

 

 a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

  

Onaiyekan

Nella foto  Monsignor John  Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja (Nigeria)


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