“Un calciatore che ha subito un ictus ischemico può tornare a giocare soltanto se ha un completo ripristino delle funzioni fisiologiche. Esistono leggi che lo chiariscono. Dopo una qualsiasi patologia l’atleta deve essere sottoposto a accurati esami clinici: dopo il parere dello specialista specifico, in questo caso un neurologo, e dopo i controlli fatti con la risonanza magnetica ed eventualmente anche con la Tac, sentito il parere anche di un medico sportivo, ma soprattutto sotto la responsabilità del medico sociale, si può procedere. Questi pareri sono richiesti dal decreto ministeriale del 1982, e nei casi dei professionisti anche la legge 91 del 1981 con successive modifiche, che impongono di seguire questo tipo di iter. Che non è breve”. Ha dichiarato Maurizio Casasco, presidente della Federazione italiana dei medici sportivi alla Gazzette dello Sport.
Intanto perde veridicità la dichiarazione rilasciata da Berlusconi ad Aldo Biscardi come dichiarato dal giornalista:
“Il Premier mi ha detto che Antonio sarà operato al cuore”.