Solo che i suoi amici giovedì erano impegnati. Siamo andati al parco lo stesso, e sono arrivati i bambini della scuola. Di solito trova qualcuno che vuole giocare con lui, ma quel giorno è stato sfortunato. Ha provato ad avvicinarsi a vari gruppetti, ma non ha funzionato. Poi ha cominciato a inciampare, a cadere, a imbronciarsi. Chi non è mamma non lo sa, ma quando un bambino è triste lo è anche la mamma, tantissimo.
Per fortuna, questa volta ho trovato le parole giuste: ‘Ti va se andiamo sul fiume, a tirare i sassi?’ ‘Sì sì… grazie, mamma.’ …e quando dice ‘grazie mamma’ mi sento sempre un po’ in colpa perché, insomma, mica c’è niente di cui ringraziare!
A sad lonely day for my child became a wonderful morning, throwing stones in the water, and bathing in the river, and playing with a dog. Is happiness made of water, mummy?
Arrivati sul fiume, un giorno triste è diventato una delle mattine più belle di questa estate: abbiamo tirato i sassi in acqua, messo i piedi nel fiume, e poi il piccolo si è ritrovato mezzo nudo a sedere nella corrente della riva (con mamma che lo sorvegliava dalla spiaggia mentre reggeva la sorellina… la corrente al centro di un fiume è fortissima). È perfino arrivato un cane e la padrona ha lasciato che giocasse a palla con lui!
Un pizzico di fortuna, sole, tanta acqua, ed era così felice… al ritorno camminava vicino al passeggino tranquillo portando la sua bicicletta, e mi raccontava tante cose. Si fermava a indicarmi di tutto, abbiamo ascoltato i grilli. Spero di avere a lungo questi poteri magici - anche se, a dire il vero, l’unico vero segreto che ho, per ora, è cercare di avere pazienza.
E, un altro pensiero, spero di non essere mai io la causa della sua tristezza...
Prima di andare via, mentre sistemavo la piccola, è rimasto da solo, seduto, a guardare l’acqua. Chissà a cosa pensava?