Era un nome di un compagno del ginnasio di mio fratello, un nome che dapprima mi incuriosì, poi si impresse in me......quei nomi che chiudi in un cassettino della vita per sfoderarli al momento giusto.
E io, grande appassionata di storia amo i nomi vecchi dal significato valente.....forse perchè anche i miei genitori mi diedero un nome circospetto, di quelli che i bimbi con crudeltà mascherata da ingenuità ti chiedono "Ma che nome è? Bah! Mai sentito!"
Il mio nome non rientrava tra quell'animoso gruppetto di nomi diffusi e la speculare varietà di nomi esotici pescati con solerzia dalle soap opera d'oltre oceano. E iniziai a sentirmi sola, volevo chiamarmi Cristina ed essere bionda come le bimbe meravigliose che vedevo scendere dalle scale dell'asilo, opure mi sarebbe piaciuto chiamarmi Eleonora come quella bravissima bambina con le treccine sempre elogiata dalla maestra.
Invece mi chiamavo ELOISA, avevo i capelli corti e il mio migliore amico era un maschio.
Chiesi a mia madre di cambiarmi il nome in Cristina, Eleonora oppure Anna come la figlia di quei loro amici profumati e brillanti... Mi disse che dovevo aspettare i 18 anni e la visione di uno spiraglio mi tranquillizzò. Cominciai ad entrare nei meandri reconditi di quel nome, a sentirmi parte di esso e mia madre considerò il momento, opportuno, per regalarmi le lettere di Abelardo ed Eloisa.
Poi il nome piacque al primo amore e quel fresco e nuovo sentimento vibrò le corde del MIO NOME e non mi sentii più sola. Capii che ogni nome ci rappresenta, è il nostro abito e quel nome poco diffuso era perfetto, potevo usarlo per nascondermi o per rivelarmi, tenermi stretta perchè il mio mondo mi piace un sacco.
A Isacco non so se piace il proprio nome ma un commento l'ha fatto...uno solo però:
"Sai mamma, il mio nome comincia dove finisce il tuo!" Isacco, ogni volta che sento il tuo fresco nome il mio Dio sorride.
e voi quale nome gli avete dato?