Scritto nel 1986, è l’ultimo lavoro del drammaturgo stabiese, ed è composto da quattro atti unici: ne Le fiabe c’è una mamma che racconta la storia di “Catarinella”, “Miezzucullillo” e de “Il re dei piriti”; in Maria di Carmelo, Carmela, confondendo la realtà con la finzione, si convince di essere prima la Madonna e poi Orietta Berti; Mal di denti vede come personaggio protagonista Anna, una mamma che nel giorno del venerdì santo, scopre di avere una figlia incinta; protagonista, infine, de La telefonata, è Maria, il prototipo di ogni perdita della tradizione la cui quotidianità è rappresentata dalle telenovelas.
Le mamme si muovono e vivono in una trappola da cui non riescono a liberarsi se non attraverso il loro immaginario. Ogni personaggio nasconde un disagio, un malessere, un’ossessione, un’ansia verso il mondo esterno ed ognuno oscilla tra la consapevolezza e l’incoscienza, tra la ragione e la follia. Il mezzo per evadere da tale realtà è il sogno-desiderio di poter essere, di potersi autorappresentare, di poter diventare una delle tante icone televisive. E così realtà e finzione diventano un tutt’uno confondendo ed esagitando sempre di più gli animi. A rimettere tutto a posto sarà una sorta di “deus ex-machina” che scuoterà il vissuto dei vari personaggi.
Presentato da Ars Musae in collaborazione con Associazione Sant’Alfonso Maria de Liguori, l’allestimento si avvale delle musiche originali di Antonio Saturno, i costumi di Francesca Apostolico e le scene di Antonello De Leo.
In replica fino a domenica 25 marzo.
Orario spettacoli: ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica).
Per info e prenotazioni al numero 081 29 66 40 | teatroelicantropo@iol.it