Mamme blogger: Manuela precaria

Da Centostorie

L’ho scoperto da poco, ma è entrato di gran carriera nella lista dei blog da leggere tutti i giorni. genitoriprecari.it è il blog di Manuela Campitelli, giovane mamma senza peli sulla lingua. Nelle ultime settimane ha scritto al presidente del consiglio e al sindaco di Roma, al primo ha raccontato la “monotona” vita di chi il posto fisso ha smesso perfino di sognarlo, al secondo ha proposto di dirottare i fondi previsti per le olimpiadi sugli asili nido. Il tutto condito con il racconto quotidiano di una mamma che si barcamena tra lavori precari, un frugoletto che scrive sui muri con i plasmon e nasconde il telecomando nel water il giorno in cui inizia sanremo.

Quando e perché è nato il tuo blog?
Ho aperto www.genitoriprecari.it il giorno in cui mio figlio ha compiuto un anno, il 12 novembre del 2011, ma l’idea era in ballo già da un po’ e precisamente dal momento in cui sono rimasta incinta. Allora, dopo cinque anni di lavoro continuativo come giornalista (senza considerare gli altri 10 passati nelle redazioni di mezzo mondo), il mio contratto stava per scadere. E quando mio figlio è nato un lavoro non ce l’avevo più. Dopo essermi laureata e aver collezionato una lunga serie di contratti, mi ritrovavo a essere una mamma precaria, nel lavoro e quindi, un po’, anche nella vita. E’ nata così l’esigenza di creare una rete di sostegno e mutuo soccorso tra le mamme precarie ma anche di condividere storie e parlare con ironia e onestà di come essere genitori oggi, sempre in bilico tra pappe, pannolini e contratti atipici, cercando di far convivere due concetti antitetici: quello di maternità e quello di precarietà. La mia storia, infatti, è simile a quella di tante mamme che mi scrivono ogni giorno. Questo blog vuole parlare di me ma anche di tutte le donne come me, e vuole anche dire loro che non sono sole, tutt’altro. Sono in tante e sembrano dire al mondo “eccoci, siamo precarie ma facciamo mille cose, guardate cosa vi perdete”.

In che momento della giornata aggiorni il blog? e quanto tempo ci dedichi?
Ovviamente la sera, dalle 21.30 in poi, quando mio figlio va a dormire. Gli dedico “il necessario”, per faro vivere e per trarne delle soddisfazioni. Il tempo, per una mamma, è sempre poco. Ma ce la stiamo cavando.

Qual è il commento sul blog che ti ha fatto maggiormente piacere ricevere?
Grazie per quello che stai facendo. Da oggi mi sento meno sola.

Quali sono i tuoi blog preferiti?
il regno di op dedicato a tutti i bambini del regno di Op (Oncologia Pediatrica). Davvero intenso, coraggioso e, perché no, alcune volte difficile da leggere fino in fondo.
E poi, ehm, scusate… l’altro mio blog che scrivo per Il Fatto Quotidiano, dove tratto tematiche relative alla maternità, ai diritti delle donne, al lavoro precario legato alla condizione femminile.

Veniamo alle letture, qual è il libro per bambini preferito a casa vostra?
Difficile da dire, mio figlio gioca quasi esclusivamente con i libri (e con i cubotti). Li adora, adora guardare le figure, i colori, ballare mentre gli leggo le filastrocche. Quando era piccolo li mangiucchiava. In ogni caso, credo che i suoi preferiti siano “I librini di cane Bau” e il “Libro della strega pasticcia”. Il primo raccontano le rocambolesche avventure di un cane con i suoi amici animali, mentre scopre i colori, le forme, i passatempi, i numeri. Il secondo narra in rima le vicende di una strega che ne fa di tutti i colori perché sbaglia sempre pozione.

Dove compri di solito i libri per bambini?
C’è una piccola libreria vicino casa mia specializzata in libri per la prima infanzia. Ma in generale, dove capita.

Scegli tu i libri da acquistare o assecondi le richieste dei piccoli?
Quando era molto piccolo li sceglievo io, assecondandolo nel caso in cui qualche colore o qualche forma lo attraeva in particolare. Oggi, che ha 15 mesi, inizia ad avere i suoi gusti e me li indica. Predilige quelli con gli animali, cani in particolare.

link: genitoriprecari.it


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