Manager che, per lavoro e carriera, partono o arrivano in Italia

Creato il 22 novembre 2011 da Experteer

L’Italia importa competenze qualificate soprattutto a Milano, Roma, Torino, Firenze e Bologna

Experteer insieme a OMIS Research, ha condotto un’analisi sugli spostamenti dei manager europei trasferiti dall’Italia all’estero e viceversa per sviluppare carriera.

Il metodo di ricerca

Lo studio analizza un campione di 752.419 profili di candidati presenti nel database di Experteer e provenienti da 12 Paesi. L’analisi ha fotografato le scelte professionali dei manager italiani e stranieri che sono emigrati all’estero o che sono immigrati in Italia.

I manager italiani all’estero

L’analisi conferma la scarsa propensione dei manager italiani a spostarsi all’estero e la netta preferenza a restare nei confini europei. I principali Paesi, meta di carriera dei manager italiani, sono stati: la Svizzera con una percentuale del 15%, la Germania (13%), la Francia (10%), il Regno Unito (9%) e la Spagna (9%); solo il 6% si è trasferito negli Stati Uniti.

Le motivazioni all’origine degli spostamenti sono la vicinanza con il Paese natio e la possibilità di cogliere opportunità professionali più sfidanti non solo da un punto di vista economico ma anche di crescita professionale e personale. ll livello professionale dei manager emigrati è molto elevato: infatti il 54% di questi ha almeno 5 anni di esperienza.

Le aree funzionali che offrono maggiori opportunità sono: direzione aziendale e direzione vendite (11,4%), ricerca e sviluppo (9%) e consulenza (8,9%). I principali settori merceologici nei quali operano sono: commercio (12,4%), consulenza (9,8%), industria di trasformazione (9,3%), produzione di beni di consumo (9,2%).

I manager stranieri in Italia

L’Italia è stata ed è meta di ‘importazioni’ di manager di alto livello. Milano, con le direzioni marketing e le funzioni centrali, attira il 28,9% dei candidati coinvolti nello studio; seguono: Roma, Torino, Firenze e Bologna.

Le aree funzionali direttamente coinvolte dall’immigrazione di manager qualificati stranieri sono: consulenza (12,3%), vendite (12%), direzione aziendale (10,3%), marketing (9,2%). I settori che vedono la maggiore presenza di manager stranieri sono: la consulenza, il commercio, l’industria di trasformazione e la produzione di beni di consumo.

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