Mandami tanta vita – Paolo Di Paolo

Creato il 02 ottobre 2013 da Linda Ferrando

Un romanzo ambientato per metà a Torino e per metà a Parigi è già di per sè un bel romanzo per chi come me adora entrambe, soprattutto se vengono descritte in questo modo poetico ma allo stesso tempo genuino. In particolare la Torino che si legge tra queste pagine è davvero la Torino che si vive normalmente – tolto il fatto che l’ambientazione risale a circa un secolo fa! Ne posto qui un assaggio:

Altrove, nella grande città, pare che il buio abbia frenato, insieme ai rumori, anche la corsa del tempo. Sono ferme le giostre di Piazza Vittorio, serrati i chioschi del carnevale, il fiume è solo un fruscio inavvertibile, come quello dei pioppi sulla collina. A volte, con un forte schiaffo di vento, l’acqua arriva a bagnare i portici. Può fare paura Torino a quest’ora, i rari passi sui marciapiedi rimbombano e mettono addosso inquietudine, i portoni a volte sbattono forte, come se qualcuno fosse corso al sicuro.

Un romanzo che senza dubbio fa emozionare e che profuma come una di queste sere d’autunno dal cielo arancione. Manca però qualcosa, forse lo stile ricercato ma nello stesso tempo voglioso di dimostrarsi moderno (vedi gli elenchi puntati e i dialoghi senza virgolette) fa perdere qua e là l’attenzione e personalmente non convince molto. Allo stesso tempo i personaggi azzeccati e l’incredibile malinconia che fuoriesce mi hanno attratta in modo particolare e intenso. Difficile parlare di un libro così!

Voto: ★★★✰✰

♫♪ Sur le fil – Yann Tiersen

Si può chiedere al tempo di rallentare? Per parlarti di più. Per vederti, di più. Per far durare questo pomeriggio di febbraio il più a lungo possibile. Poi lei all’improvviso gli dice: guarda. Dove. In alto. Dove. Là. Scolpite contro il cielo trasparente ci sono cinque o sei lacrime rosse che, invece di scendere, salgono. Mongolfiere, come in un romanzo di Verne.