mandarino

Creato il 28 giugno 2012 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Caratteristiche


Il mandarino è un agrume che viene coltivato, in modo particolare, all'interno della maggior parte dei paesi che si trovano nel bacino del Mediterraneo, ma anche negli Usa e nella parte meridionale dell'Africa.

La maggior parte della produzione dei frutti questo agrume vengono consumati all'interno della nazione italiana: nella nostra penisola la coltivazione principale viene svolta nelle regioni di Sicilia e Calabria (la raccolta è compresa all'interno del periodo compreso tra il mese di dicembre e quello di gennaio), mentre le varietà più importanti sono quelle che vengono chiamate con il termine di Avana o Palermitana.

I mandarini, spesso, però, vengono sostituiti ormai in gran parte dalle varietà di mandaranci e clementine, in modo particolare per una caratteristica specifica, ovvero quella di non contenere tutta quella serie di fastidiosi semi che si trovano nella polpa.

I mandarini non giungono alla fase di maturazione in seguito all'operazione di raccolta e, per tale ragione, la raccolta deve avvenire nel momento della maturazione che si desidera.

Come accade per la maggior parte dei più diffusi gruppi botanici, la classificazione dei mandarini è stata oggetto di un gran numero di discussioni.

Coltivazione


Per poter coltivare nel migliore dei modi delle piante di agrumi come quella del mandarino, è importante tenere sempre in considerazione alcune semplici regole, la cui osservanza, però, risulta di fondamentale importanza per un corretto sviluppo della pianta.

In particolar modo nel caso in cui le piante di mandarino vengano coltivate a scopo industriale per effettuare la raccolta dei frutti, è necessario fare molta attenzione e aver cura di queste piante.

La piantagione è un'operazione che si svolge nella prima parte della stagione invernale e che si caratterizza per il fatto che devono essere scavate delle buche, piuttosto profonde, che devono mantenere una distanza pari ad almeno 4 metri e possono essere poste in file o a gruppi.

Per quanto riguarda la potatura, si tratta di un'altra operazione particolarmente delicata, che risulta piuttosto importante per dare, alle piante dei mandarini, una forma tipica ad ombrello. Per eseguire una potatura che sfiori la perfezione, si dovranno eliminare, lungo la stagione invernale, tutti i rami secchi, così come si dovrà provvedere alla rimozione sistematica dei succhioni.

La zappatura del terreno, che deve essere svolta intorno alle piante di mandarino, si deve eseguire almeno tre o quattro volte nel corso dell'anno e persegue l'obiettivo di evitare che si formi della sporcizia nel terreno, conservandolo anche ben smosso, in maniera tale da garantire il passaggio dell'acqua e un'ottima aerazione delle radici.

Per quanto concerne le annaffiature, dobbiamo sottolineare come siano da effettuare praticamente ogni settimana , stando ben attenti, però, a non esagerare a tal punto da arrivare fino alla radice degli alberi. Solamente facendo leva su un'annaffiatura sistematica permette di ottenere una buona fruttificazione e una maturazione dei frutti che avviene in modo regolare.

La moltiplicazione, nella maggior parte dei casi, si verifica sfruttando la tecnica dell'innesto su arancio amaro.

Per quanto riguarda un'altra operazione delicata come la concimazione, dobbiamo sottolineare come debba essere effettuata immediatamente dopo che sia avvenuta la raccolta dei vari frutti. Per eseguire una concimazione perfetta, si dovrà utilizzare del letame, per interrarlo a lato delle piante di mandarino, ma sfruttare anche dei concimi minerali che possono contare, al loro interno, sulla presenza di sostanze come solfato ammonico, calciocianamide, fosforo e potassio.

Esposizione e terreno


L'esposizione della pianta del mandarino deve avvenire sempre in luoghi che possono contare, per gran parte delle ore della giornata, dei raggi solari. Come tutte le altre piante che si possono far rientrare nella categoria degli agrumi, anche i mandarini hanno la particolarità di vivere negli spazi aperti, coltivati in piena terra solamente nel caso in cui si trovino all'interno di luoghi che si caratterizzano per avere un clima tipicamente caldo. All'interno delle regioni settentrionali, i mandarini devono essere invece posti in un luogo chiuso durante la stagione invernale.

Per quanto riguarda il terreno che i mandarini prediligono per uno sviluppo corretto ed ottimale, si può certamente evidenziare come debba soddisfare alcuni requisiti: ad esempio, il terreno deve essere sciolto, particolarmente permeabile, con un'ottima quantità di humus al suo interno e, infine, anche piuttosto fresco.

Mandarancio


La provenienza del mandarancio, per molti versi, è ancora piuttosto confusa: in base alle teorie espresse da certi studiosi, si tratta di una specie che si può risalire piuttosto lontana nel tempo, che proviene dalla Cina e dalla parte più estrema del continente asiatico; secondo altre teorie, invece, il mandarancio si può considerare come una sorta di ibrido tra il mandarino e l'arancio, mentre altri lo ritengono, ancora, una specie ibrida tra il mandarino e il chinotto.

Il mandarancio è un albero dalle dimensioni ridotte, che spesso può vantare la presenza di rami spinosi, con una chioma tipicamente arrotondata ed aperta. Le foglie della pianta di mandarancio si caratterizzano per avere una forma tipicamente lanceolata, dalla colorazione verde viva, mentre i fiori si sviluppano singolarmente o all'interno di infiorescenze dalle ridotte dimensioni. I Frutti della specie definita mandarancio si caratterizzano per avere una tipica colorazione arancione, con una buccia che si può togliere con grande facilità, ma sopratutto possono contare su una polpa succosa, particolarmente dolce e dai semi che hanno una forma tipicamente appuntita e delle dimensioni estremamente ridotte.

I mandaranci si caratterizzano, in confronto ai tradizionali mandarini, per essere una specie decisamente più precoce e, in modo particolare, per sprigionare una resistenza alle basse temperature molto più elevata.

La pianta del mandarancio si caratterizza per innestarsi su franco della medesima specie o di specie del genere, ma viene impiegato spesso anche il Mandarino Cleopatra.

Mandarino King


La varietà di Mandarino definita King presenta una provenienza tipicamente cinese ed è stato diffuso nel Vecchio Continente solamente nella prima parte dell'Ottocento e si può considerare come una sorta di pianta ibrido tra la specie Citrus Reticulata (che viene più comunemente chiamato con il termine di mandarancio) e quella di Citrus Sinensis (che viene chiamata anche arancio dolce).

Il mandarino King rappresenta una pianta dalle caratteristiche estremamente robusta con una chioma in grado di svilupparsi notevolmente e che può arrivare anche ad un'altezza pari a 4,5 metri.

Le spine, all'interno della varietà mandarino King, si possono trovare solamente sui succhioni. Le foglie di questa particolare varietà, si caratterizzano per avere una forma ovale-lanceolata e possono contare anche su un picciolo con delle alette non troppo spesse.

I fiori della varietà King del mandarino hanno le seguenti caratteristiche: le dimensioni sono particolarmente limitati, una colorazione bianca, un ottimo profumo e sopratutto crescono singolarmente.

I frutti della varietà King hanno una dimensione media, con una buccia dallo spessore piuttosto limitato e che non aderisce alla polpa: proprio quest'ultima si caratterizza per avere una colorazione arancio, aromatica e piuttosto ricca di semi. La specie di Mandarino King presenta una particolare varietà Avana, da cui si possono ricavare un gran numero di selezioni.

Mandarino Cleopatra


Il mandarino Cleopatra si caratterizza, invece, per una provenienza asiatica, in particolar modo è originario dell'India. Tra le principale caratteristica della specie Cleopatra ed è in grado di sviluppare delle piante che hanno un portamento piuttosto compatto e anche dalla classica forma arrotondata. Le foglie della specie Cleopatra si caratterizzano per avere una dimensione estremamente ridotta e per essere anche particolarmente strette, con una tipica colorazione verde scura. I fiori di questa pianta di agrumi si caratterizzano per essere piuttosto piccoli e dalla colorazione biancastra, mentre la buccia presenta sempre una colorazione arancio, che aderisce in minima parte alla polpa. Proprio la polpa può contare su un ottimo sapore e su un'elevata quantità di semi che è presente al suo interno.

La pianta di Mandarino Cleopatra presenta un'ottima resistenza nei confronti delle basse temperature e si può utilizzare sia come portainnesto che come pianta ornamentale.

Mandarino Satsuma


ome abbiamo già detto, il Mandarino Satsuma presenta una provenienza tipicamente asiatica, visto che è una pianta che ha avuto origine in Giappone, quattro secoli or sono. All'interno della penisola italiana è stato diffuso solamente negli ultimi anni dell'Ottocento.

Si tratta di una pianta dalle dimensioni medio-piccole, che si caratterizza per avere un portamento decisamente esteso. Il mandarino Satsuma si caratterizza, inoltre, per avere delle foglie dalle dimensioni piuttosto elevate, con una colorazione verde scura, una forma ellittica e un apice che si dimostra sempre appuntito.

I fiori di questa specie di mandarino, invece, si caratterizzano per svilupparsi all'interno di gruppi, ma crescono anche singolarmente e possono vantare una tipica colorazione bianca, oltre al fatto di svilupparsi sopratutto durante la stagione primaverile.

I frutti della pianta di Mandarino Satsuma hanno una dimensione media, sono globosi e hanno una tipica colorazione arancio, ma si caratterizzano anche per avere una buccia decisamente poco spessa e che si dimostra sempre molto semplice da levare. La polpa, all'interno dei frutti della pianta di Mandarino Satsuma è decisamente succosa e, nella maggior parte dei casi, non presentano al loro interno dei semi. I frutti di questa pianta giungono alla piena maturazione nel momento in cui va a terminare la colorazione della buccia. Questa pianta, tra le sue caratteristiche principali, ha sicuramente quella di offrire un'ottima resistenza nei confronti delle basse temperature e si può utilizzare spesso anche come pianta ornamentale.


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