Mandawa e le haveli delle meraviglie

Creato il 05 settembre 2011 da Traveltotaste

 

Il sole è sulla via del tramonto e l’aria si fa meno torrida. La luce da cui è illuminata Mandawa le dà un aspetto quasi surreale, la polvere delle strade in terra battuta si mescola all’umidità nell’aria e tutto si tinge di un antico color seppia.

Il buio non tarderà ad arrivare ma questo è forse il momento migliore per visitare le haveli, antiche abitazioni che derivano il nome dal persiano e che significa ‘luogo chiuso‘.

Per struttura ricordano i riad marocchini, articolandosi intorno ad un cortile, e sono di una bellezza straordinaria. C’è da perdere il senso del tempo mentre si ammirano i disegni che decorano i muri, ognuno unico per bellezza ed originalità. Immagini di animali, dei, storie della vita di Krishna e momenti della colonizzazione inglese che stimolano la fantasia del visitatore.

In queste case, appartenenti ai commercianti, si stringevano accordi e si vendevano merci provenienti da lontano. Incontri che le donne potevano osservare dall’alto, guardando attraverso le finestre velate, in modo che nessuno potesse vederle.

Mandawa, per essere un piccolo paese, ha un’alta concentrazione di haveli tutto sommato ben conservati, se si considera che essendo proprietà private il Governo non può intervenire sul loro mantenimento. Il fascino del posto è però accresciuto dai suoi vicoli polverosi, dalle numerose botteghe artigiane, dagli eleganti pavoni che passeggiano per le strade e dall’onnipresente profumo di chapati, il sottile pane senza lievito che accompagna quasi ogni pietanza. L’aroma è avvolgente e piacevole, proviene da ogni casa o bottega e mi dà una rassicurante sensazione di calore al cuore.

Il Castle Mandawa, l’hotel che abbiamo scelto, è un’isola di pace con un arredamento piacevolmente coloniale che mi fa sentire parte della storia narrata nel libro ‘Passaggio in India‘, che lessi tanto tempo fa.

Dopo il tramonto Mandawa ritrova la tranquillità e, mangiando un piatto di paneer* agli spinaci sul tetto del Monica Restaurant, solo i gufi rompono il silenzio di una notte illuminata da innumerevoli stelle.

* il paneer è il tipico formaggio indiano prodotto da latte di mucca ed utilizzato in molti piatti vegetariani. Per la sua preparazione sono necessari solamente latte e succo di limone ma non crediate che realizzarlo sia così semplice. Credo, perciò, che questo video sia più esplicativo di qualsiasi narrazione.

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