Mandela – piccolo ritratto moderato

Creato il 10 dicembre 2013 da Societydoesntexist

L’alternativa alla tendenza generale non può essere il cinismo. Sicuramente ci può essere qualcos’altro e, nell’eventualità di questo, sarebbe giusto fermarsi un attimo a pensare. Molto probabilmente si finirebbe per percorrere una via di mezzo perché, come sempre, la moderazione rimane la strada più probabile dopo la riflessione.Certi che sia l'atto più profondo che si possa fare, nel giorno dei funerali dedicati a Nelson Mandela, Society doesn't exist vuole soffermarsi sull'uomo e tralasciare l'icona elaborata dai regimi liberal-democratici. Allo streaming della sua cerimonia a fondo pagina*, alleghiamo la nostra breve descrizione del suo operato senza ricadere nei soliti cliché.
Membro del gruppo etnico Xhosa, Mandela nasce il 18 luglio del 1918 a Mvezo, piccolo villaggio del sud-est sudafricano. Laureatosi, apre il primo studio legale nero, soffre le condizioni dell’apartheid esacerbate dal ’48, entra nell’African National Congress dove prenderà il comando di una delle ali armate. Reagan lo detesta, così come lo detesta la Thatcher e il restante mondo liberal-democratico. Uno dei motivi principali è che a finanziare l’African National Congress, forza armata ribelle di stampo ideologico comunista, è nientedimeno che l’Unione Sovietica.Nel ’62 Mandela viene arrestato e condannato a 5 anni di reclusione. L'autodifesa  nel processo di Rivonia (20 aprile 1964) gli costerà poi la condanna all'ergastolo. Nel suo discorso il grande leader sudafricano ricostruisce il percorso dell'African National Congress, motiva la scelta della clandestinità e riassume la strategia di lotta che avrebbe condotto il Sudafrica verso la democrazia multirazziale**. Madiba ritornerà in libertà solo l’11 febbraio del 1990. Intanto, il mondo è cambiato, la guerra fredda è finita da un pezzo e la lotta ideologica al comunismo si appresta a diventare un ricordo. Il Sudafrica ha bisogno di cambiare e serve qualcuno di cui il popolo si fidi. L’occidente ritorna su Mandela: perché 27 anni di prigione sono tanti e si invecchia, appunto, e finalmente il giovane ribelle comunista sembra essere diventato un vecchio saggio che, cosa più importante, si è convinto ad abbracciare ideali democratici liberali o, almeno, e quanto l'occidente si affretta a far credere. Sotto questa luce pare che sia stato Mandela ad essersi redento, e non il mondo, non le testate giornalistiche che abbandonarono improvvisamente l’aggettivo “terrorista” nel descriverlo.Nel ’94 Nelson Mandela diventa il primo presidente (nero) del Sudafrica eletto democraticamente, tra le altre cose, nel ’97 rompe l’embargo a sfavore della Libia e va incontro a “suo fratello” Gheddafi, presente negli anni bui dell’apartheid. Fino al ’99 il vecchio Mandela guiderà il paese nella sua transizione da vecchio regime basato sull'apartheid fino alla forma democratica. Finito il primo mandato si ritirerà dalla vita politica per dedicarsi alla beneficenza. Per tutto l’arco della vita, non ha mai smesso di dare il suo appoggio morale ai regimi comunisti e solo il 2 luglio 2008 il Congresso americano vota una legge per togliere dalla propria lista nera  il suo nome e i nomi dei suoi compagni dell’ANC.Muore il 5 dicembre 2013 a 95 anni, di lui resta l’icona traviata che offusca la bellezza di essere umani.
Ad oggi, al Sudafrica manca ancora tantissima strada da percorrere, e l'uguaglianza tra bianchi e neri resta un pallido sogno, tuttavia possibile, così come rimane possibile il progresso della condizione femminile all'interno del paese. Le porte a queste possibilità sono state aperte da Madiba.· Per noi resta l'uomo capace di un’altissima valutazione etica, ma pur sempre l'uomo, che dovendo muoversi sul campo politico del mondo ha sentito in cuor suo il dovere di compiere atti spesso discutibili per l'ottica occidentale.Society doesn’t exist voleva ricordarlo a questo modo.
Nessuno Stato può arrogarsi il ruolo di gendarme del mondo, e nessuno Stato può ordinare agli altri quello che devono fare. Quelli che ieri erano gli amici dei nostri nemici, hanno oggi la faccia tosta di propormi di non visitare il mio fratello Gheddafi, ci consigliano di essere ingrati e di dimenticare i nostri amici di ieri.- Nelson Mandela, in risposta a Bill Clinton -

*I funerali di Nelson Mandela si terranno domenica 15.
**"Ho dedicato la vita intera alla lotta del popolo africano. Mi sono battuto contro il predominio dei bianchi così come contro quello dei neri. Ho perseguito l'ideale di una società libera e democratica in cui tutti vivano in armonia e con pari oppotunità. È un ideale per il quale spero di continuare a vivere fino a conseguirlo. Ma per il quale, se necessario, sono disposto a morire". - Mandela, 1964

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :