Mandzukic: "La Juve è la numero uno in Italia, forse lo sarà anche in Europa"

Creato il 16 luglio 2015 da Annarellina
Il croato e la scelta bianconera: "Da anni nutro una grande simpatia: gol non ne prometto, ma spero di poter contribuire ad altri trofei, compreso la Champions. Goetze? Dà qualità" Mario Mandzukic si presenta con il biglietto da visita di guastafeste. Due volte a segno con la maglia della Croazia contro l'Italia: a Poznan, Europei 2012, e a Spalato nella sfida di qualificazione per Euro 2016, nel giugno scorso
 Ha fatto male anche alla Juve, con la maglia del Bayern Monaco, nei quarti di ritorno di Champions, due anni fa. L'attaccante croato ha scelto il 17, numero di maglia di Trezeguet ("è il numero con il quale ho debuttato tra i professionisti in Croazia e lo stesso che ho in Nazionale"), è uno che segna e non va per il sottile. Proprio quello di cui aveva bisogno la Juve, dopo l'addio di Tevez.
 MESSAGGIO A GOETZE — "Ho avuto la fortuna di giocare insieme a Mario, è un grande attaccante, ha grandissime qualità e può giocare in qualsiasi squadra. Ultimamente non l'ho sentito al telefono".

JUVE PRIMA SCELTA — "Ho scelto la Juve perché è una grande squadra, la prima in Italia, ci sono giocatori eccezionali, questo è il motivo principale della mia scelta. Affrontare la Juve è sempre difficile, ha una difesa tra le più forti che ho affrontato, è una squadra magnifica, da ora in avanti non dovrò più vederla da avversario. Sono entusiasta di poter giocare qui". PIRLO, TEVEZ E BUFFON — "Tevez è un grande, un giocatore con una carriera brillante. Anche Pirlo è un giocatore straordinario, ogni squadra sentirebbe la mancanza di due come loro, ma sono arrivate forze fresche, spero per una stagione all'altezza di quella scorsa. Buffon? A Spalato ho parlato a lungo con lui a fine partita, è il mio idolo da quando ero bambino". OBIETTIVO FINALE — "Nessuno si sarebbe aspettato la Juve in finale di Champions l'anno scorso, è la dimostrazione dell'ottimo lavoro fatto dalla squadra e dall'allenatore. E un buon inizio per la stagione successiva, vogliamo ripartire e conquistare la Champions. La gara di Berlino, contro il Barcellona, è stata equilibrata, entrambe le squadre avevano l'opportunità di vincere. Io qui spero di dare il mio contributo, gol a parte. La Juve è abituata a vincere, mi metto al servizio della squadra per continuare a farlo".