Mangiare con le mani: un’abitudine che non piace ai grandi ma che fa bene ai piccoli

Da Marzia Gianotti @papahopaura

Attenzione a rimproverare i piccoli che usano le mani al posto delle posate per mangiare, perché quella che noi adulti consideriamo una "cattiva" abitudine fa bene alla loro salute. Ad affermarlo uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Nottingham e pubblicato sul British Medical Journal, che sostiene che prendere il cibo direttamente con le dita influisce molto sul rapporto che si avrà in futuro con l'alimentazione.
Il team di ricercatori ha osservato 155 bambini tra i 20 mesi e 6 anni e mezzo, durante il loro periodo di svezzamento: 63 bambini sono stati nutriti con le classiche pappe, mentre i restati 92 bambini sono stati lasciati liberi di mangiare con le mani piccoli pezzi di carboidrati e proteine.
Alla fine sono stati offerti a tutti i bambini: dolci, carboidrati, frutta e verdura. Il primo gruppo di bambini, abituato con le posate, ha scelto i dolci, mentre il secondo ha preferito i carboidrati, frutta e verdura.
Secondo gli studiosi avere un contatto diretto con gli alimenti aumenta la consapevolezza del cibo, cosa che non viene percepita da coloro che sono abituati a mangiare pappe e frullati, portati ad ingerirne in quantità sempre maggiori.
Mangiare piccoli pezzi di cibo, senza frullarli, oltretutto non usando le posate, può aiutare i più piccoli a mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato anche in età adulta, scongiurando lo sviluppo di disturbi alimentari.

"La mano è organo dell'intelligenza", scriveva Maria Montessori...

Fonte: BMJ Open

Attenzione a rimproverare i piccoli che usano le mani al posto delle posate per mangiare, perché quella che noi adulti consideriamo una "cattiva" abitudine fa bene alla loro salute. Ad affermarlo uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Nottingham e pubblicato sul British Medical Journal, che sostiene che prendere il cibo direttamente con le dita influisce molto sul rapporto che si avrà in futuro con l'alimentazione.
Il team di ricercatori ha osservato 155 bambini tra i 20 mesi e 6 anni e mezzo, durante il loro periodo di svezzamento: 63 bambini sono stati nutriti con le classiche pappe, mentre i restati 92 bambini sono stati lasciati liberi di mangiare con le mani piccoli pezzi di carboidrati e proteine.
Alla fine sono stati offerti a tutti i bambini: dolci, carboidrati, frutta e verdura. Il primo gruppo di bambini, abituato con le posate, ha scelto i dolci, mentre il secondo ha preferito i carboidrati, frutta e verdura.
Secondo gli studiosi avere un contatto diretto con gli alimenti aumenta la consapevolezza del cibo, cosa che non viene percepita da coloro che sono abituati a mangiare pappe e frullati, portati ad ingerirne in quantità sempre maggiori.
Mangiare piccoli pezzi di cibo, senza frullarli, oltretutto non usando le posate, può aiutare i più piccoli a mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato anche in età adulta, scongiurando lo sviluppo di disturbi alimentari.

"La mano è organo dell'intelligenza", scriveva Maria Montessori...

Fonte: BMJ Open