I neonati partoriti da madri con alti livelli di acrilammide nel proprio organismo hanno presentato un peso inferiore di circa 100 grammi rispetto ai coetanei nati da madri che non consumavano abitualmente alimenti ricchi di questa sostanza. L’effetto provocato dall’acrilammide sul peso del bambino è paragonabile a quello causato dal fumo materno. La testa dei neonati, invece, è risultata più piccola anche di 0,33 centimetri. Questi risultati fanno capire che è necessario apportare dei cambiamenti nella produzione alimentare e fornire le giuste informazioni alle donne in gravidanza al fine di proteggere la salute dei loro bambini.
Lo studio attraverso il quale sono stati ottenuti questi risultati è stato condotto su circa 1.100 donne, in gravidanza tra il 2006 e il 2010, provenienti dalla Danimarca, dall’Inghilterra, dalla Grecia, dalla Norvegia e dalla Spagna. Questa ricerca ha coinvolto 20 centri di ricerca in tutta Europa. Il concetto è ormai chiaro: esiste un evidente legame tra l’acrilammide e la salute dei neonati.
Per questo è molto importante iniziare ad invogliare i produttori alimentari a ricercare nuovi metodi di produzione grazie ai quali ridurre i livelli di acrimlamide nei loro prodotti.