Maniac

Da Mariparacchini
(1980, William Lustig)

Questo post non vuole essere una vera e propria recensione, magari ci facciamo solo due chiacchiere insieme, vi va?
Basterà una giornata 'commemorativa' a limitare le violenze sulle donne e i femminicidi?
No.
Perché se uno è tanto fallito e frustrato da picchiare/abusare/perseguitare/torturare/uccidere una donna, della giornata internazionale contro la violenza sulle donna, gliene frega poco o niente.
Ma è una partenza. Il minimo che il mondo possa fare per ricordare Stefania, Federica, Paola, Chiara, Simona.
In una giornata così, io, in quanto donna e quindi molto invischiata in questo argomento, non farò grandi discorsi importanti su come limitare o risolvere il fenomeno femminicidio. Ma nemmeno posso ignorarla completamente, quindi ne parlerò a modo mio, con il cinema.
Frank Zito è un serial killer. Di giorno uomo (quasi) normale, di notte assassino di donne.
Oddio, poi, sul normale possiamo parlarne, dato che ha la camera piena di manichini femminili con i quali intrattiene varie e profonde conversazioni. Quando non parla con se stesso, ovvio.
Insomma, il nostro, interpretato da un Joe Spinell talmente credibile da far impressione, è un uomo solo, con traumi pregressi, difficoltà a socializzare e, ovviamente, manie omicide. finchè incontra Anna, e sembra che le cose comincino a girare per il verso giusto anche per lui.

Per quanto non rientri nelle mie preferenze, Maniac si è guadagnato la fama di cult underground, grazie al suo budget limitatissimo, al suo ispirarsi ad una vicenda reale (quella del 'mostro di Firenze'), all'ottimo lavoro di Lustig ma anche, e soprattutto, a quello di Spinell, che oltre ad essersi trasformato in un maniac coi fiocchi ha anche prodotto la pellicola e se non sbaglio l'ha pure scritta,  tutto lavoro suo. Fama oggettivamente meritata, perchè in un'ora e mezzo scarsa Lustig ci porta agli occhi la sporcizia, la desolazione, la cattiveria e abbastanza gore da sodisfare Savini almeno per un po'. (Cosa vuol dire se l'anno dopo era già impelagato a lavorare di nuovo con Romero, son dettagli.)

Ho scelto di portare alla vostra attenzione proprio Maniac, e proprio questo Maniac piuttosto che il remake con Frodo, perchè quando penso ad un omicida, a uno stupratore, ad un uomo violento con la propria donna, io lo immagino così, esattamente con queste caratteristiche. E sia chiaro che non intendo che Spinell aveva la faccia da folle, chiariamolo, pace all'anima sua. Ma ha interpretato alla perfezione un uomo viscido, disgustoso (da ammirare in tutto il suo splendore nella foto sotto) ma anche disperato, incontrollabile e incontrollato, debole, squallido.

E voi, uomini violenti, guardate questa pellicola, e disgustatevi. Perchè quando alzate la voce, e le mani, è così che vi vediamo, è così che SIETE. Solo che una volta spenta la mdp, Spinell tornava umano. Voi no.

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