Manichini per comunisti e fascisti di vecchio pelo

Creato il 28 gennaio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe

L’altro giorno fissavo le vetrine dei negozi del centro con curiosità. Cercavo di capire se ce l’avessero un sesso o no. Uomini e donne, e bambini anche, tutti manichini.
Alla fine mi decisi che sì, i manichini hanno un loro sesso. Un sesso-spaventapasseri.
Scoppiai a ridere.
Nessuno se ne preoccupò. I pazzi sono la norma in città, sotto i portici.
C’è l’umanità più selvaggia in centro città.
Capita sempre d’incontrare tre vecchine che chiedono l’elemosina. Camminano con la gobba. Vestite di nero dalla testa ai piedi tengono il volto nascosto sotto un fazzoletto e guardano sempre dabbasso, non alzano mai lo sguardo. Trascinano il passo con la mano allungata e la gobba. Non sono gobbe però. Sono ritte come dei fusi e non sono neanche vecchie.
Sono anni che queste tre donne campano chiedendo l’elemosina.
I turisti sono i più prodighi. Ci cascano. Danno loro moneta sonante e guardano con disgusto noialtri che tiriamo dritti.
Ci stanno poi i barboni. Dormono accucciati in qualche angolo sotto i portici, riparati da alcuni cartoni. Qualcuno ha un sacco a pelo pulcioso. Qualcun altro un cagnetto ridotto al lumicino. I peggio messi sono quelli con un materassino raccattato Dio solo sa in quale cantina. Di rado un passante spende venti o trenta centesimi per loro. I più tirano dritto senza neanche accennare a tacitare la coscienza. Ci hanno fatto il callo. Vanno spediti. I peggiori sono quelli che si riempiono la bocca di parole di rivoluzione e altre cazzate del genere. Non è difficile sentire un parvenu quarantenne sparare contro la destra fascista e affamatrice e nel mentre calpestare il poveraccio che si piange la vita ai suoi piedi. S’indignano. Aprono la bocca per riempirsela di frasi rubate a Fidel o a Marx. Si mettono in mostra, guardano i culi delle quindicenni. I fasci invece comprano chiunque vogliano nel loro postribolo e lo fanno alla luce del sole. Te lo dicono proprio in faccia che avrebbero bisogno di uno o una come te. I sinistrorsi sbavano dietro i culetti delle minorenni, poi qualcuno perde la testa e il giorno dopo, se si è fortunati, si legge il nome sulla pagina della cronaca nera. I più, purtroppo, la fanno franca. I fasci o ti comprano perché gli piaci o ti spaccano in due.
La verità è che i più umani sono i manichini nelle vetrine.
Tacciono.
Tacciono e rimproverano chiunque con lo stesso sguardo severo.
Quando sono svestiti tutti possono carezzare con gli occhi il loro sesso-spaventapasseri.
Tutti gli posano gli occhi addosso dabbasso, nel vano tentativo di ricordare la perduta innocenza.
Anch’io.


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