Manifesto dell’Uomo Nuovo

Da Fishcanfly @marcodecave

Noi non sopportiamo più la “retorica del sacrificio”.

Ne abbiamo piene le scatole. Lo abbiamo capito che chi ci ha preceduto era meglio di noi, va bene. Ma forse (ve lo siete chiesto?), noi non abbiamo nessuna intenzione di prendere la generazione precedente come esempio.

Forse noi vogliamo commettere errori persino peggiori. Non ci sentiamo liberi di “fallire” neanche storicamente. Quali errori potranno mai ricadere sui nostri figli, quali infiniti rimpianti lasceremo loro, se ciò che stiamo costruendo è soltanto un deserto di utopie senza ragione?

Non possiamo rifiutare il concetto di yin e yang nelle nostre vite. Una visione manichea delle cose non può che portarci a stabilire un ordine, e quando si stabilisce un ordine, lo sappiamo dove va a parare, ahimè, il corso della Storia.

La lezione di Beckett è stata dimenticata: fallisci ancora, fallisci meglio.

Questo è il ruolo di ogni generazione successiva: costruire nuovi errori. Se volete essere perfetti, dovete accettare l’imperfezione, se volete un nuovo mondo, dovete cominciare dal vecchio, se volete rinascere, occorre prima morire.

Una lezione che dobbiamo apprendere come cittadini del mondo, quindi inevitabilmente in quanto “homo sapiens sapiens”.

Quindi non venitemi a dire non ci sono più le mezze stagioni, lasciateci fare, per forza, perché adesso tutto il Mondo è nelle nostre mani.


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