Manoscritto completato!

Creato il 28 dicembre 2010 da Taccodieci @Taccodieci
Tre giorni di ritardo.
Non saremo in tre tra nove mesi, sto parlando di tre giorni di ritardo sulla data presunta di consegna del manoscritto. Ho appena finito la prima stesura del mio primo romanzo. Adesso, in questo stesso istante.
Quando alla fine dell'estate mi si chiedeva quando prevedevo di finire il tutto, io rispondevo fiduciosa "se continuo così conto di finire per Natale" e vedevo davanti a me facce sconvolte. Perchè? Solo Stephen King può avere il dono della grafomania?
Ed eccomi qui, al 29 dicembre, con un file di 210 cartelle da spedire in copisteria per una stampa ed una rilegatura a caldo. Tre miseri giorni di ritardo sulla tabella di marcia: tiè.
Ovviamente il tutto è da riscrivere completamente, perchè ci sono passaggi da migliorare, parti da ottimizzare, ritmi che non sono stati sempre mantenuti, ma sono comunque molto soddisfatta della tempistica.
Sento tuttavia un certo disagio a pronunciare le parole "manoscritto finito". E' come quando finisce un bel film e tu sei soddisfatta del finale, ma vorresti che quel film andasse avanti ancora e ancora e ancora. Ma al massimo puoi ricominciare da capo e vedere cose già viste.
E' come se i personaggi facessero parte della mia vita, come degli amici che ho appena conosciuto e dai quali non mi voglio separare così presto. La protagonista ormai vive da mesi dentro la mia testa ed inizia a trovarcisi bene. Ed io con lei. Sono a disagio all'idea di separarmene perchè è diventata grande e tra un po' sarà pronta per affrontare il mondo anche senza di me.
Cosa succederà quando questo piccolo mondo, che attualmente esiste solo all'interno della chiavetta usb, verrà svelato? Piacerà? Verrà criticato? I miei personaggi ci rimarrebbero veramente male e non avrebbero di sicuro più il coraggio di mostrarsi in pubblico. Io li conosco, so che sono capaci di grandi gesti di amicizia, sono socievoli, ma sono anche molto sensibili e ci rimarrebbero secchi se capissero di non essere graditi.
Attualmente ho per fortuna per la testa mille altre cose a cui pensare, o per lo meno ho mille spunti da dare al mio aspirante agente, alias il mio fantastico ragazzo, che mi sostiene come nessun altro potrebbe mai fare in questo sogno adolescenziale.
Per prima cosa, per poter riscrivere e correggere il manoscritto, ho bisogno di vederlo stampato e dovrò per forza di cose inviarlo ad una copisteria per una stampa ed una rilegatura a caldo. Questo significa che per la prima volta il file uscirà dalla chiavetta diretto al destinatario "mondo". Non voglio peccare di presunzione, ma questo manoscritto mi è costato una fatica boia, sere in cui avrei potuto fare altro, pause pranzo davanti al pc con fuori un sole che spaccava le pietre, e mi incazzerei veramente tanto se dovessi scoprire che qualcuno si appropria anche solo di una frase che c'è scritta sopra. Così come diventerei una jena a sapere che, anche nel sito dedicato alle dieci cose più brutte del mondo, ne è stato pubblicato un pezzetto.
Cosa si deve fare in questi casi? Come proteggere il frutto di tanto lavoro?
Non so proprio da che parte cominciare.
Intanto non vedo l'ora di sfogliarlo.
La Redazione

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