Manovra: gli ordini professionali restano. Novità per le farmacie

Creato il 14 dicembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Nuovo cambiamento di rotta, Manovra fragile. Manca la liberalizzazione dei farmaci e delle professioni. Delusione per chi attendeva l’abolizione degli ordini.

Per quanto compete il settore medicine, il nuovo testo stabilisce che parafarmacie e supermercati potranno vendere solo i farmaci di fascia C privi di ricetta medica e non anche, come nella prima versione, le medicine di fascia C con ricetta.

Spetterà al ministero della Salute, sentita l’Agenzia italiana del farmaco, stabilire entro quattro mesi l’elenco dei farmaci “per i quali permane l’obbligo di ricetta medica e dei quali non è consentita la vendita” nei nuovi esercizi.

Tanti i prodotti esclusi dalla liberalizzazione essi vanno dai farmaci del sistema endocrino come la pillola e quelli somministrabili per via parentale.

E’ pure vero che il decreto amplia la platea dei comuni dove parafarmacie e corner della grande distribuzione potranno vendere i farmaci. I comuni dovranno avere infatti 12.500 abitanti a fronte dei 15.000 previsti nel testo licenziato da Palazzo Chigi.

Intanto per gli ordini professionali sia avvocati, notai, architetti e medici devono attendere ancora infatti manovra prevede che la disciplina attuale degli ordini venga abrogata “in ogni caso” dalla data del 13 agosto 2012, ma lascia aperta la possibilità di mantenere tariffe minime e limitare il numero dei professionisti.

La versione emendata dell’articolo 34 esclude infine dalla liberalizzazione delle attività economiche “il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea”, cioé i tassisti.


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