Manuale d'amore: cuore fuorilegge

Creato il 11 maggio 2011 da Charliemanson78




Come lo inizio questo post? Non lo so, così come non so darvi una risposta sul perché, nonostante i consigli degli amici e della nostra testa, finiamo in storie che non hanno un futuro e ci faranno stare da cesso durante e dopo la fine. Perché la fine di quella storia è certa. Lo sappiamo dall'inizio.
Come quella ragazza, che ieri mi ha scritto dicendo che una storia con un uomo sposato è un crocevia quasi obbligatorio. Il quasi ce l'ho messo io, ma è un quasi decisamente ipocrita. Una storia che ha un inizio e certamente una fine. Non c'è bisogno di frequentare una persona sposata o impegnata per avere la sensazione che, comunque, finirà.
È sufficiente lasciare che il cuore scelga al posto nostro. Lui mica ha una logica. Gli piace una persona? Significa che il tuo cervello è già in spiaggia, col costumino a prendere il sole, in attesa di ritornare solo per avvisarti inutilmente che stai facendo una stronzata. Inutilmente, perché te l'aveva detto un secondo prima di essere mandato in ferie.
Il cuore non segue delle regole e se ne frega di quello che sarebbe meglio per te. Ti spinge a fare quello che è meglio per lui, perché tanto esce sempre senza pagare. Infatti, quando rimaniamo delusi per amore, ce la prendiamo con l'altra persona, che è una testa di cazzo, con noi stessi, perché siamo i soliti coglioni a infilarci in storie impossibili, con la nostra testa, che non funziona mai. Col cuore no, non ci incazziamo mai.
Al massimo, lo usiamo per giustificarci:"ero innamorato…" che si traduce con "ci sono ancora in mezzo, se no che cazzo ne parlo a fare?".
Il cuore non accetta consigli. È un fuorilegge che non si arresta e non chiede scusa. Non si preoccupa di te, non perché sia cattivo, ma perché il suo ruolo è quello di portarti dove vuole lui, che tu lo voglia o no, anche se ci farà male, anche se ci riempirà di soddisfazioni, mandandoti verso una persona che ti entrerà nella pelle...
La morale: i fuorilegge non li corrompi e non li convinci.
Charlie