Come certamente ormai tutti sanno, è scattata “l’ora x”, in base alla risoluzione Onu sulla Libia, è iniziata l’operazione “Odissea dell’alba”.
Una coalizione di cinque Paesi, tra cui l’Italia, sta lanciando attacchi contro la Libia per distruggere le difese aeree di Muammar Gheddafi. Andiamo dunque a guerreggiar un avversario che, come nel caso di diversi conflitti internazionali dell’ultimo decennio, sino a poco fa era stato tollerato o addiruttura omaggiato.
Sono i risultati di politiche di laissez-faire basate sulle connivenze e le convenienze di corrotti e corruttori confermate, anche, dai dati che evidenziano come tra le nazioni che spendono più in armi che in educazione e cultura si trovino ai primi posti proprio quegli stati che sono attualmente coinvolti nella cosìdetta rivolta araba.
Contraddizioni che il paragone tra la mappa dello spiegamento di forze dell’alleanza anti libica e quella relativa agli stati principali esportatori di armi [dettaglio]a quel paese rende lampanti.
Nazioni, tra le quali capeggia l’Italia, che esportano democrazia ed armi al tempo stesso, spesso, come nel caso della Libia, negli stessi luoghi.
Prima abbiamo sollevato la polvere ed ora ci lamentiamo dell’impossibilità di vedere.
Export di Armi alla Libia dei Paesi UE
clicca per accedere alla versione interattiva
Mappa Operazione “Odissea dell’Alba”