Maps to the Stars : l’ultima, imperdibile, fatica di Cronenberg

Creato il 19 maggio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

19 maggio 2014 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •

Il consiglio di Marta Pirola

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Maps to the Stars:  il ritorno di Cronenberg

Sarà presentata in concorso al Festival di Cannes 2014 l’ultima, imperdibile, fatica del regista David Cronenberg. E in questa frase nessun termine è usato a sproposito: “ultima” per motivi lapalissiani, “imperdibile” perché non si può prendere in considerazione l’idea di non vedere il film di uno dei registi più interessanti in circolazione, nemmeno se avete odiato Cosmopolis, e “fatica” perché, per ammissione dello stesso regista, la gestazione del film è stata une delle più lunghe che gli siano capitate ed è durata quasi dieci anni.

La prima sceneggiatura di Maps to the Stars, figlia della penna di Bruce Wagner, arriva infatti agli entusiasti occhi di Cronenberg, che la definisce meravigliosa, diversi anni fa, ma, non trovando fondi sufficienti per una produzione, viene abbandonata all’oblìo. Soltanto quando, nel 2012, Wagner decide di riscrivere (e pubblicare) lo script sotto forma di romanzo, col titolo di Dead Stars, il progetto torna in auge e prende definitivamente il via. Tra luglio e agosto 2013 iniziano quindi le riprese di Maps to the Stars e la vicenda della famiglia Weiss passa dalle pagine del libro alla cornice del grande schermo.

Sì, perché Maps to the Stars è la storia di una famiglia hollywoodiana che, cercando disperatamente di nascondere i propri segreti dietro le apparenze e le proprie paure sotto strati di denaro e fama, diventa il bersaglio della critica feroce di Cronenberg. Né il padre Sanford, (John Cusack), terapista televisivo e guru dell’auto-aiuto, né sua moglie Cristina (Olivia Williams), manager di baby star, né il loro figlioletto Benjie (Evan Bird), scontroso attore tredicenne, né la primogenita Agatha (Mia Wasikowska), giovane donna turbolenta allontanata dalla famiglia, si salvano dalle accuse di ipocrisia mosse dal regista.
E quando la tormentata Agatha, rilasciata da un reparto psichiatrico, stringerà amicizia con un autista di limousine aspirante attore (Robert Pattinson) e tornerà a casa all’insaputa di tutti, diventando l’assistente personale dell’attrice Havana Segrand (Julianne Moore), una cliente di Sanford che sogna di girare un remake del film che ha reso la madre una star negli anni ’60, le ombre dei Weiss saranno destinate a salire lentamente a galla e ad esplodere in un crescendo di follia.

Dopo Cosmopolis, A Dangerous Method, La Promessa dell’Assassino, A History of Violence e Spider l’eclettico regista canadese, grazie a un cast stellare, a una storia peculiare e in parte autobiografica -lo sceneggiatore Bruce Wagner per un periodo fece l’autista di limousine cercando di sfondare ad Hollywood- e a un talento non comune, sembra quindi pronto nuovamente a stupire i suoi estimatori.

Distribuito dalla Adler Entertainment, Maps to the Stars uscirà nei cinema italiani, e anche in quelli francesi -nel caso vi trovaste da quelle parti- a partire dal 21 maggio.

Buona visione!

di Marta Pirola per Oggialcinema.net


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