Maratona Horror: una cronaca semiseria

Da Mariparacchini
Un mese fa mi connetto a Facebook e vedo una notifica della mia amica Irene (ciao!):
Irene ti ha invitato all'evento MARATONA HORROR.Sbigottimento, sorpresa e incredulità hanno preso possesso del mio viso trasformandolo in una smorfia di gioia.
Ma giochiamo a fare i bravi giornalisti.What - maratona di film horror, con ospiti, fumettisti, sorprese, in collaborazione con Sergio Bonelli Editore per una sorta di tributo al Dylan Dog Horror Fest.When - dalle 17.00 del 19 settembre alle 8.00 del giorno seguente.Where - Cremona, al Cinema Filo si sono tenute le proiezioni mentre nella sede del Centro Fumetto stavano, come è ovvio, i fumettisti.Who - organizzato da Cinema Filo in collaborazione con il Centro Fumetto 'Andrea Pazienza' e Sergio Bonelli Editore.Why - perché è cosa buona e giusta.
Io Cremona l'ho sempre trovata una città stramba assai.Ci ho vissuto, ci ho fatto le superiori, la conosco bene. Ad uno sguardo superficiale è una città fantasma. Pochissimi eventi (vi consiglio di tenere d'occhio Le Corde Dell'Anima, un festival interessante davvero, ma per quest'anno è andata), poca gente in giro (tranne da Tiger, lì la gente non manca mai), poche iniziative particolari.A grattare un po' la superficie, però, si trovano delle cose interessanti. Poi è anche una città pirla perché tutti a vedere il Duomo, il Museo del Violino, e blablabla, e magari i turisti si perdono certi chiostri, certi angolini che sono uno splendore. Credo che a volte si autosottovaluti ed è un peccato.Ma va beh, sto divagando.Insomma, spunta dal nulla questo evento che mi ha mandato in fibrillazione, e volevo raccontarvi cosa è successo e com'è andata questa serata.
h 16.00
Io e R, impavidi e impazienti, arriviamo al Cinema Filo.
Ci sono solo altri due o tre ragazzotti, siamo a cavallo.
Posti assicurati.
Tempo mezzora e si aprono le porte, da dietro il banco Jason Voorhees ci vende i biglietti.

h 16.30
Io e R andiamo a farci un giro da Zara.
Ma forse questo è irrilevante.
h 17.00
Iniziano, finalmente, le danze.
Prendiamo posto, e scopriamo di esserci messi proprio nella prima fila, tutti gli altri dietro di noi, cosa che mi ha messo a mio agio come quando ci si trova a quattrocchi con la prof il primo giorno di scuola.
Prima dell'inizio del film ci viene fatta una piccola presentazione della serata, si  parlato un po' del Dylan Dog Horror Fest e di quello che è stato e, una volta spente le luci, è partito il primo film.
The Ward, John Carpenter.
(Se cliccate sul titolo vi andate a leggere la mia recensione)
h 19.00
Prima pausa, prima magnata.
Dietro al cinema ci attendeva uno spazio in cui si poteva comprare qualcosa da mangiare e da bere, tanto per non arrivare alla mattina dopo con l'aria sana degli zombie dei prossimi film.
h 20.00 (orari che sono certa saprete sono molto molto poco precisi)
Secondo film, Drag me to hell, Sam - Patatonemio - Raimi.
Sempre sul nome del film per la recensione.
E via così, film - pausa - film - pausa, fino a mattino.
Per motivi logistici che esulano dalla mia responsabilità (sob) io e R abbiamo lasciato la maratona dopo il terzo film, La notte dei morti viventi.
Vedere la sua faccia una volta arrivati al finale - che non conosceva -  è stato impagabile.
Piccola chicca: di questo film esiste ormai solo una copia proiettabile in Italia, che è quella che abbiamo visto noi (you don't say?). Le altre sono andate tutte distrutte, e nella mia mente già aleggiano le leggende sui film maledetti.

La maratona proseguiva con:
  • Non aprite quella porta, Tobe Hooper
  • Lasciami entrare, Tomas Alfredson
  • 28 giorni dopo, Danny Boyle
  • La Horde, Yannick Dahan e Benjamin Rocher (ragazzi, chiamarsi come un cioccolatino è un lusso che gli invidio tantissimo, grande Ben)
  • un ultimo film a sorpresa, ma aleggiava molto consistentemente nell'aria la sensazione che si sarebbe trattato di Ichi the killer, Takashi Miike
Scegliere 8 titoli tra le migliaia di pellicole di genere che esistono deve essere stato un lavoraccio.Ho amato la scelta dei primi due, un modo per omaggiare i grandi senza necessariamente andare a prendere i loro classici, ma riscoprendoli nella loro attualità.Scelta obbligata quella di Hooper, che siccome ultimamente pare avere un encefalogramma piatto va ricordato nei suoi giorni di gloria, povero tesoro.Va beh, di Lasciami entrare, poi, cosa volete che vi dica.Il post su di lui lo trovate sempre sul nome.Una delle cose più belle che i miei occhi abbiano mai avuto l'onore di vedere.Sono felicissima che sia stato rispolverato per una simile occasione, una scelta niente affatto scontata, ma il mio povero cuore così ferito da maicolbei è stato un po' rinfrancato.L'unica 'critica', se così la possiamo chiamare, che mi sento di muovere è riguardo al fatto che ci siano stati 3 zombie movies.Bellissimi, eh, ma una volta che ci metti Giorgione, gli altri possono andare a pescare, non facciamoli sfigurare.Per il resto, abbiamo lo slasher, abbiamo Miike che ormai è un genere a parte fatto di cose da malati sociopatici e tanto sangue, abbiamo i vampiri, abbiamo gli ospedali psichiatrici, abbiamo la componente demoniaca, c'è tutto.(Poi se volete parliamo anche di che genialata sia mettere un film particolare come quello di Raimi invece che i più classici di possessione satanica.)Tranne i fantasmi.I miei amati fantasmi.Cosa vi han fatto poverini che non li avete neanche guardati?

Ribadisco, scegliere è difficilissimo, cose da rimanere coi sensi di colpa sempiterni perché 'E se Kubrik non mi perdona perché Shining non ce l'ho messo?''E come convivrò col pensiero di non aver proiettato nemmeno un italiano?'Complessivamente, le ho trovate scelte bellissime.
E se pensate che fosse solo cinema, vi sbagliate.A pochi metri dalla sala altre persone stavano lavorando per rendere ancora più intrattenitiva (??) la serata.Nella sede del Centro Fumetto Andrea Pazienza alcuni ragazzi stavano disegnando storie horror, e sarebbero andati avanti tutta la notte. C'era da visitarli non solo per il talento, ma anche per l'aria che si respirava nella stanza in cui stavano, circondati di fumetti, penne, scatole di pizza e lattine di birra, erano talmente carini che mi sentivo super in imbarazzo ad andargli vicino a dirgli quanto bravi sono.E a due passi di lì, nella (ex?) chiesa di Suor Maria Della Pietà, FumettoLab ha organizzato una mostra, dedicata a Dylan Dog e al profondo cambiamento che il fumetto sta subendo in questo periodo, con tavole originali sia dei numeri che usciranno tra la fine dell'anno e il 2015 sia di vecchi numeri. Per inciso, Bloch se ne va in pensione.Sia lodato Gesù Cristo.Deve arrivare un nuovo commissario.Come lo chiamano?Carpenter.Come vi amo, voi della Sergio Bonelli.
Insomma, più di così davvero non potevo desiderare.Una serata ben organizzata, ben gestita, divertente e appagante.Io sono del 90, e ho visto in sala un film del 1968.La capite la goduria?
Aspetto la seconda edizione.E stavolta, cascasse il mondo, non me ne vado nemmeno se va a fuoco il cinema.Cosa che, sinceramente, mi auguro non accada.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :