March Chagall non è solo il sognante pittore di figure volanti ma un'artista che ha sempre mostrato interesse per le diverse correnti pittoriche cimentandosi con esse, soprattutto dopo il primo viaggio a Parigi, pur restando fedele al fantastico mondo chassidico degli ebrei russi: davanti ai suoi quadri più leggiadri una, forse neanche tanto strana, associazione d'idee mi ha fatto pensare alla vitalità surreale del film Train de vie.
Non è neppure un caso strano che il Palazzo Reale di Milano dedichi questa mostra a Chagall a un anno di distanza dalla mostra su Picasso, entrambi gli artisti, con esiti speculari si sono imbevuti delle avanguardie artistiche sapendole piegare alla propria personalita profondamente legata alla tradizione locale da cui provenivano espressa nel simbolismo degli animali totemici (il solo toro per Picasso, il gallo la mucca o l'asino per Chagall).
L'esposizione indaga anche le altre esperienze di Chagall: i bozzetti teatrali per scenografie e costumi per i balletti, le illustrazioni de Le Favole di Fontaine, tantissimo materiale esposto ma non credo sia la vastità della collezione a esaurire lo spettatore, piuttosto è l'enorme empatia emotiva che si avverte con le opere a lasciare piacevolmente spossati.
P.S. i dipinti citati sono nella board pinterest