Esce il 15 aprile “MAT”, secondo e omonimo album del MAT-Marcello Allulli Trio, una delle formazioni di punta del jazz italiano guidata dal sassofonista Marcello Allulli e formata insieme a due tra i musicisti più interessanti del panorama jazz europeo, il chitarrista Francesco Diodati ed il batterista Ermanno Baron.
Edito dall’etichetta Zone di Musica, il disco è stato già scelto dalla Vanni Editore per essere ripubblicato in una edizione speciale in allegato al numero di JAZZIT di settembre-ottobre 2014.
Questa sera (8 aprile 2014), sarà presentato live in anteprima nazionale su Repubblica TV nella trasmissione Webnotte condotta da Ernesto Assante e Gino Castaldo, dalle 21.30 (disponibile al link http://video.repubblica.it/home) o su CAPITAL TV sul digitale terrestre (canale 69) e Sky (canale 713).
L’ecletticità, il talento e la grande affinità musicale ed umana che contraddistingue i tre artisti, si traduce in una fusione totale e senza confini tra neo-bop, funk, musica folklorica, avanguardia e melodia mediterranea.
Anche la scelta degli ospiti dell’album è stata guidata da un grande feeling artistico e personale con il MAT: il grande Antonello Salis, sia al pianoforte che alla fisarmonica, il pianista Glauco Venier, il trombettista David Boato e la cantante Greta Panettieri.
Nelle 10 tracce del disco, brani originali e due inediti omaggi alla cultura brasiliana: “Bachianas Brasileiras n.5” di Heitor Villa-Lobos e “Volesse il cielo” di Vinicius De Moraes, quest’ultimo reinterpretato dalla voce di Greta Panettieri accompagnata dal sax di Allulli.
Un album impetuoso quanto intimo, con la volontà di rappresentare immagini e storie di vita vissuta. Un torrente di energia primordiale in cui si alternano brani più irruenti come “Bof” o “Sergej” con rimandi rockeggianti, la grooveggiante “Cesira” e “Canzone per Antonello”, dove il "mago" Salis si destreggia tra fisarmoniche e pianoforte. Per poi passare attraverso momenti lirici come “Manta” e “Ande” e repentinamente ritrovarsi nell’ultimo brano “SRG”.
Scrive di loro il direttore di Zone di Musica, Susanna Rienzi:
“In un dizionario della lingua italiana, alla voce “sorprendente” è scritto: “che stupisce per la sua imprevedibilità”. Tra i sinonimi, gli aggettivi “straordinario, eccezionale, inatteso.”
Tutto questo, per noi di Zone di Musica, è MAT. Sorprendente. Un participio presente, un qui e ora continuamente imprevedibile, una musica che è sempre migliore di come ce la si immagina e che non lascia mai spazio alla distrazione.
Siamo fieri d’aver avuto per la seconda volta l’opportunità di collaborare con Allulli, Diodati e Baron.”
IL PRIMO ALBUM E I RICONOSCIMENTI
Il primo album “Hermanos”, uscito nel 2011 sempre con Zone di Musica, ha sin da subito riscontrato ottimi consensi dal pubblico e dalla stampa di settore, ed è stato inserito tra i migliori 100 album jazz nazionali ed internazionali al JAZZIT AWARD 2011. Sempre nelle varie edizioni del Jazzit Award, il MAT è tra i migliori gruppi italiani e Marcello Allulli, Francesco Diodati e Ermanno Baron rispettivamente al primo o tra i primi posti nelle categorie sassofonisti, chitarristi e batteristi.
Da sempre, i live del trio sono caratterizzati da un rapporto diretto con il pubblico, coinvolto nella performance attraverso momenti di intensa condivisione corale, rendendo ogni concerto unico ed emotivamente profondo.
Il grande successo ha portato alla collaborazione con alcuni visual artist per la realizzazione di performance multimediali in location d’eccezione come l’Auditorium Parco della Musica per il Roma Jazz Festival, la Centrale Montemartini e il Teatro Ambra Jovinelli di Roma.
Tra le loro collaborazioni: Antonello Salis, Fabrizio Bosso, Kenny Wheeler, Enrico Rava, Glauco Venier, Norma Winstone, Michel Godard, Maria Pia De Vito, David Binney, Tony Scott, Jim Black, Shai Maestro.
LINK
www.marcelloallulli.com
Canale Youtube MAT http://www.youtube.com/marcelloallullitrio
Facebook MAT http://www.facebook.com/marcelloallullitrio
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