Marco LODOLA STARDUST: GIANPIERO DALPOZZO Arte Contemporanea Alba, di Cristina Palmieri

Creato il 24 settembre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Marco Lodola, smalto su tela, cm 80×100

Galleria GIANPIERO DALPOZZO Arte ContemporaneaLODOLA STARDUST, di Cristina Palmieri. Marco Lodola in mostra – ad Alba, GIANPIERO DALPOZZO Arte Contemporanea (MAPPA) – con  una selezione di opere inedite che spaziano dagli smalti su tela alle nuove luminose. Inaugurazione venerdì 5 ottobre 2012 ore 18:00. L’esposizione Lodola Stardust proseguirà fino al 4 novembre. Cristina Palmieri: La mostra ospita una ventina di opere, tra cui sculture luminose e opere a smalto su tela, cercando di testimoniare il ricco percorso dell’artista, che ha saputo inventarsi un universo ludico e fantastico capace, proprio per tale caratteristica,  di solleticare ed affascinare la nostra sfera immaginativa. L’esperienza creativa di Marco Lodola nasce, dopo la formazione accademica, al principio degli anni ’80, in seno al movimento del “Nuovo Futurismo”, sorto – con il supporto del teorico Renato Barilli (che infatti ha curato proprio lo scorso giugno la mostra Nuovo Futurismo - Ridisegnare la città, promossa dalla Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura e ad esso dedicata presso lo “Spazio Oberdan”) – in seno alla Galleria Il Diagramma, Milano, di Luciano Inga Pin, indubbio scopritore di talenti. >>

Il gruppo di artisti che vi aderisce si pone l’obiettivo di recuperare, del Futurismo storico, l’attitudine e la volontà di concepire opere che esaltino il mito della modernità e della città, il loro sfarzoso clamore, ostentato e progressista.

I Nuovi Futuristi cercano di sganciare l’arte dai mezzi tradizionali, per adottare tecniche che diano vita ad un linguaggio nuovo, la cui semantica attinge alle più disparate tecniche. Utilizzano materiali differenti  e svariati (perspex, resine, materiali edili, smalti, poliestere), assemblando opere che colpiscono per il loro cromatismo vivace, acceso. Producono lavori al confine tra arte, design, architettura, pubblicità. In questo – certamente – debitori anche dell’esperienza della Pop Art, oltre che di molte delle avanguardie storiche.

MARCO LODOLA, smalto su tela, cm 100×100

In Lodola è ancor oggi ben presente la matrice di questo percorso. Certamente deriva dal cliché futurista l’utilizzo di colori sgargianti, a campiture ampie e piatte, come anche la passione per la luce. I suoi neon, sculture vere e proprie da parete o da appoggio, somigliano a  figure pubblicitarie intrise di spettacolarità. Infatti gli sono state più volte commissionate da numerose aziende (solo per citarne alcune ricordiamo Swatch, Coca-Cola, Nonino, Ducati, Riva) ed enti per promuovere lanci di prodotti ed eventi. Costruite in plexiglass colorato, all’interno del quale vengono inseriti materiali elettrici che magicamente le accendono, rappresentano personaggi ed oggetti che appartengono all’immaginario collettivo.

MARCO LODOLA, Lampadina, H=46, L=30, P=12 cm

I ballerini, musicisti, pin-up, moto, auto di Marco Lodola risplendono innanzi a noi e solleticano la fantasia come i desideri e i sogni, perché icone, effigi di un’epoca, la nostra, che ormai da cinquant’anni vive di fulgida apparenza, di quella brama di straordinarietà ed esemplarità della quale  l’attuale società è frequentemente vittima.

Quasi che tutti aspirassimo alle luci della ribalta, inseguendo le illusioni patinate che emergono dalle copertine dei magazine, le vite eccezionali dei film o della pubblicità, pur di essere sottratti alla mediocritas omologante della frenesia delle esistenze comuni che  i più vivono, proprio nell’irrefrenabile rincorsa di quegli status che astutamente la società mediatica  impone. Questo è già ampiamente testimoniato dalla Pop Art.

Forse tale vuole essere la provocazione che Lodola, da astuto semiologo, cavalca, utilizzando un linguaggio e degli stilemi universali perché parte di una cultura ormai globalmente condivisa.

MARCO LODOLA, Fiori, H=49, L=39, P=12 cm

L’artista gioca, si diverte creando (spesso ha sottolineato il piacere dell’essere artigiano, tecnico, soprattutto “elettricista”, sganciandosi da quella dimensione elitaria dell’arte a cui molti altri si ispirano e si sono ispirati), ma nel frattempo racconta la propria epoca, la illustra citandola, senza però idealizzarla, piuttosto “patinandola” di leggerezza, di “divertissement”, che è quanto l’uomo necessita per distrarsi dal suo essere finito e alla ricerca perenne  di un senso che sfugge, come ricordava già secoli fa Pascal. Ci immerge in un’ipotetica città dei balocchi, in una Las Vegas notturna dove ogni cosa è colore, luce, svago.

Le sagome su tela, dipinte a smalto, sebbene sempre parte del medesimo universo (che non a caso è stato anche definito da Luca Beatrice Lodolandia), rispetto alle scatole luminose sono più leggere, liriche, intime. Una loro caratteristica, che ovviamente appartiene anche alle sculture, è quella di non avere mai una fisionomia precisa. Sono senza volto, proprio perché atemporali  e universali.

Marco Lodola (on line LODOLAND http://www.lodoland.com) ci immerge così in un quotidiano condiviso, noto, popolare, volutamente – come ebbe a sottolineare Vittorio Sgarbi – anti-intellettualistico, ma con il desiderio, forse, di sottrarci ad esso, o di regalarcene – rappresentandolo – solo l’aspetto più fulgido, senza però idealizzazioni, quanto piuttosto nel desiderio di insegnarci a giocare con i nostri eterni sogni. Mostra da non perdere, LODOLA STARDUST alla galleria Gianpiero Dalpozzo Arte Contemporanea di Alba.

CRISTINA   PALMIERI

MARCO LODOLA, smalto su tela, cm 40×50

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mostra

LODOLA STARDUST

MARCO LODOLA

GIANPIERO DALPOZZO arte contemporanea

a cura di Gianpiero Dalpozzo

Con il PATROCINIO DEL COMUNE DI ALBA

GIANPIERO DALPOZZO arte contemporanea, ALBA

Via Elvio Pertinace n. 10/d – 12051   ALBA (Cn)

Tel. +39 0173 44.10.92  -  dalpozzoarte@live.it

Durata:   dal 05.10.2012 al 04.11.2012

Inaugurazione venerdì 5 ottobre 2012 ore 18:00

Sarà presente Marco Lodola

Orario: dal martedì alla domenica ore 10.00-12.30  16.00 – 20.00 – lunedì chiuso

Catalogo in galleria.

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MARCO LODOLA, Pin-Up, H=46, L=31, P=12 cm

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Milano Arte Expo -milanoartexpo@gmail.com- ringrazia Cristina Palmieri – anche curatrice per MAE della rubrica Il filo di Arianna dedicata alle quotazioni degli artisti contemporanei e al mercato dell’arte – per il testo e GIANPIERO DALPOZZO Arte Contemporanea per le immagini della mostra di Marco Lodola ad Alba.

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