“A segnare i confini della nostra vita è solo la nostra conoscenza della lingua e la capacità di leggerla e scriverla. Leggere apre la mente, e allo stesso tempo appaga il nostro spirito divertendoci. Cosa potremmo chiedere di più, cosa potremmo chiedere di meglio? Mare di Libri è un tesoro. Gli auguro lunga vita.”
Aidan Chambers
Non so neanche da dove iniziare questo resoconto, non perché ho perso la memoria, ma perché ho ancora il fremito di una giornata speciale, passata in un posto speciale, con persone speciali. Non solo le mie amiche che mi hanno accompagnato, ma anche chi ho conosciuto e gli incontri a cui ho partecipato. Tutto ha contributo a farmi trascorrere una domenica indimenticabile.
Vi avevo già parlato del festival, nel post di presentazione con la partecipazione di Chambers, e prima di partire ero molto entusiasta. Vedere come dei ragazzi, giovanissimi, si siano impegnati nel successo dell’iniziativa mi ha lasciato senza fiato. Sono convinta che ci sia davvero speranza di migliorare le cose, di renderle vincente, di riuscire a realizzare davvero qualcosa di importante. L’impegno ripaga sempre, in qualsiasi situazione.
Dopo un arrivo rocambolesco insieme a C. e L. ci siamo subito fermate a chiedere info nel punto informativo più che altro su come raggiungere il Museo della Città e il Teatro. Tenevo molto ad andare all’intervento delle dieci:
Evento n. 28 – ore 10.00, Teatro degli Atti
Evento speciale TRADURRE STORIE FANTASTICHE: HARRY POTTER, HUNGER GAMES, DIVERGENT
Incontro con Simona Brogli, Beatrice Masini e Roberta Verde, modera Chiara Codecà
Qual è il processo che ha portato la casa di Hufflepuff a diventare Tassorosso? E perché invece gli Hunger Games non sono diventati i Giochi della fame nella traduzione italiana? Le saghe più amate hanno tutte lo stesso destino: i lettori accaniti se ne appassionano a tal punto da impararne ogni virgola. Avete l’occasione di incontrare le traduttrici di tre clamorosi successi editoriali: preparate quindi tutte le vostre curiosità insoddisfatte, perché avrete finalmente le risposte che avete sempre aspettato!
Purtroppo siamo arrivate in ritardo, ma a detta di tutti quelli con cui ho parlato, è stato bellissimo e molto interessante, ha toccato temi importanti e non è stato per nulla scontato. Devo dire che è un tema davvero molto interessante, e poi insomma avere a che fare con la traduttrice di Harry Potter non può essere che un grande onore *-*
Siamo quindi andate a vedere uno degli appuntamenti off, la mostra dell’illustratrice francese Rébecca Dautremer, che ha illustrato anche una edizione strabellissima di Alice nel paese delle meraviglie. La Mostra che rimarrà aperta fino al 21 giugno a Piazza Cavour è molto interessante, quelli esposti sono infatti dei bozzetti perlopiù con delle note a margine circa l’esecuzione dei particolari o con delle citazioni dei passi a cui fanno riferimento.
Alcune delle immagini più belle sono quelle del Cyrano, che personalmente adoro molto. Dopo averlo visto a teatro, qui nel mio Borgo poi, il mio amore è aumentato. Il tratto della Dautremer è molto delicato e suggestivo e la mostra lascia un senso di compiutezza. Ne sono rimasta davvero affascinata. Per ulteriori info vi rimando al sito www.museicomunalirimini.it
Dopo la mostra siamo finite direttamente del punto vendita del festival, che si trovava nella stanza attigua, sempre a Piazza Cavour dove abbiamo gironzolato per i volumi degli autori che hanno partecipato al festival, quasi sempre a sfondo young adult. A partire da Patrick Ness che è rimasto a Rimini per due giorni e ha anche salutato tutti i fan in italiano, ad Andrea Vitali, passando per Alessandro D’Avenia, James Lecesne e finendo con Meg Rosoff.
Curiosare tra i tavoli è sempre estremamente divertente e ridere con C. e L. dei vari titoli, leggere ad alta voce dei brani e scoprire nuovi autori è sempre bellissimo. Sono contenta e dispiaciuta allo stesso tempo di essere tornata a mani vuote a casa *shame on me* un po’ perché non riuscivo a decidermi, un po’ perché volevo tornare prima di andare via e un po’ perché insomma il portafogli piange sempre.
Nel punto vendita ho avuto anche il piacere di incontrare e chiacchierare con Marco di Galassia Cartacea, adoro poter dare un volto e una voce a blogger (youtubers) che seguo da tempo. Chiacchierare di editoria, pubblicazioni, libri, autori e avvenimenti è stato più facile del previsto. Chi mi conosce dal vivo sa che ho la chiacchiera facile, posso davvero attaccare discorso con chiunque senza grossi problemi, e il mio entusiasmo è epocale. Cerco sempre di trattenermi con chi vedo per la prima volta, perché insomma, non voglio essere scambiata per una pazza.
Dopo la ricognizione siamo state a mangiare nella vecchia pescheria, un pranzo al sacco all’insegna delle risate e tra chiacchiere, foto e commenti ci siamo concesse una bella passeggiata fino all’Arco di Augusto. Devo dire che nelle mie incursioni a Rimini precedenti non ero mai stata nel centro, ma la pianta romana rende facili gli spostamenti e sono sempre affascinata dalla storia di una città che mi trovo a vedere per la prima volta.
Nel primo pomeriggio siamo state a questo evento:
Evento n. 32 – ore 15.00, Museo della Città, Sala del Giudizio
Dentro il libro L’ANONIMA FINE DI RADICE QUADRATA
Alessandro Mari intervistato da Marco Missiroli
Sofia è una blogger, una studentessa, una ragazza che come tanti affronta il liceo e un po’ è costretta a subirlo; Radice Quadrata è il soprannome che lei ha affibbiato a un compagno, un ragazzo strano avvolto da un mistero che non può non affascinarla. Si incontreranno, prima per forza e poi per scelta, e complice un avvenimento improvviso si scopriranno simili.
Avevo sentito parlare del libro di Mari in varie occasioni e ne ero sempre rimasta affascinata, devo ammettere che la curiosità era tanta. La cornice era spettacolare, con degli affreschi quattrocenteschi davvero molto belli (questa è la guida turistica che parla per me), ma Mari è stato molto capace, sia per proprietà di linguaggio che per argomenti. Marco Missiroli lo ha spronato a raccontarsi, non che Mari, abbastanza logorroico, ne avesse particolarmente bisogno. Lo scrittore ha descritto l’adolescenza come “una meravigliosa stagione di rabbia”, raccontando delle sue ricerche, dei suoi spunti dei suoi incontri con i ragazzi.
Per allontanarsi dalla storia e descriverla al meglio ha scelto di narrare con gli occhi di Sofia una ragazza adolescente, che si ritrova ad avvicinarsi a Radice Quadrata, uno “sfigato” per usare le parole di Mari. Una delle cose che più mi hanno colpito è stato l’entusiasmo dell’autore, che è rimasto sempre con i piedi per terra, trattando gli interlocutori da suoi pari. Uno dei temi di cui si è discusso è stato la scrittura e come viverla, “la scrittura è raccontare di sé e raccontarsi a sé stessi” in una continua confessione che porta ad esaminarsi da più punti di vista.
Infine sono andata a quest’altro evento:
Evento n. 34 – ore 16.30, Cortile della Biblioteca Gambalunga
Dibattito SONO COSE DA MASCHI?
Incontro con Alberto Pellai e Telmo Pievani, modera Federico Taddia
Baciare, fare, dire e Il maschio è inutile dissotterrano le varie sfumature di un grande luogo comune, e si domandano se non sarebbe il momento di eliminarlo una volta per tutte. Ma quali sono, esattamente, le cose “da maschi” e quelle “da femmine”? Sono figlie della natura o della cultura? Ai partecipanti del dibattito il compito di rispondere. Sempre che ci sia, una risposta…
Il dibattito portato avanti direttamente dai ragazzi è stato molto interessante e ricco di spunti. È fondamentale al giorno d’oggi riflettere sui ruoli di genere, su quei pregiudizi talmente radicati nella nostra società da essere veramente pericolosi. E sono rimasta affascinata dalla forza delle ragazze, dalla competenza degli interventi, dagli argomenti toccati. Ultimi il noto spot dei pannolini Huggies e del caso di Hunt il Premio Nobel che si è dimesso dopo il suo commento sessista sulle donne dei laboratori.
Ma il vero fulcro della discussione era comunque il ruolo del maschio, quelle prerogative tutte maschili di essere forti e indistruttibili, che non possono cedere mai. Ma sono stati interessanti anche i discorsi evolutivi della specie, sul fatto che il maschio, potrebbe scomparire tra 10milioni di anni, ma come ha fatto notare Telmo Pievani, bisogna anche vedere se fra 10 milioni di anni saremo ancora qui. Federico Taddia è stato molto bravo a sdrammatizzare, con un umorismo formidabile e una pazienza notevole, e il tempo è davvero volato.
Dopo questo incontro siamo andate a casa, e mi sono persa l’annuncio del vincitore del premio di Mare di Libri, tra la cinquina dei candidati. — L’estate del Coniglio Nero di Kevin Brooks, anche se io avrei scommesso su Half Bad di Sally Green.