Sebbene fossi stata attratta da Gli Alchimisti ho deciso di iniziare la scoperta di quest’autrice da un libro del tutto diverso.. Guarda caso un giallo.. Ossia Aristotele detective.
Un giallo “strano” ambientato nella città di Atene nel primo anno della 112ª Olimpiade. In un’intervista piuttosto interessante che trovate in versione integrale sulle pagine de il blog delle ragazze (leragazze.wordpress.com)
Margaret Doody dichiara:
“Una sera stavo rileggendo La Retorica di Aristotele per discuterne con uno studente universitario e poco dopo mi sono messa a letto a leggere un romanzo giallo. A un certo punto sono stata colpita dall’idea che Aristotele, con la sua mancanza di illusioni sulla natura umana e sullo stile di vita ateniese, avrebbe potuto personificare un ottimo Sherlock Holmes.”
Ottima idea in effetti e il romanzo che ne è scaturito è senz’altro meritevole, anche se demo ammetterlo, avevo capito da circa metà libro chi aveva commesso il delitto.. La notte insonne di Stefanos, giovane ateniese di buona famiglia, l’omicidio di Boutades, trierarca, ex-corègo e ricco patrizio molto in vista e un’accusa di assassinio ad un esule, che, per sua natura, dovrebbe essere lontano, sono l’inizio della storia..
Per conoscere il seguito procuratevi il libro, ma giusto giusto per invogliare i più pigri, di seguito trovate un piccolo assaggio.. così potete farvi un’idea e nel caso non vi convinca dedicarvi a letture a voi più consone..
“Povero Boutades, con i suoi conti non terminati, sparsi lì sulla tavola, e coperti di sangue…
- No – protestai. – Non c’era sangue sulla tavola, di questo sono sicuro. Ma ce n’era molto sul pavimento, una gran quantità. Aveva persino inzuppato le pianelle di Boutades. E i capelli avevano cambiato colore tanto erano intrisi.
- Che buona memoria. Sei un osservatore, io mi ero immaginato che ci fosse del sangue sulla tavola. Devo prenderne nota.
E ne prese nota effettivamente, scarabocchiando qualcosa con il suo stilo su una tavoletta incerata. Notò anche il mio sguardo interrogativo.
- non metterò per iscritto nulla che possa mettere chiunque sull’avviso – mi disse, in tono rassicurante. – Ma annoto sempre tutto. Dev’essere un fatto nervoso, ma è sempre meglio che rosicchiarsi le unghie, e conferisce un’aria saggia. È un vero piacere esser considerati saggi, e garantisce un certo potere sugli altri senza troppo sforzo.”
Se la faccenda vi convince, buona lettura, in caso contrario al prossimo post sperando di fornirvi consigli migliori (di lettura e d’altro).
Aristotele detective
Margaret Doody
Traduzione Rosalia Coci
Pagine 462
Sellerio (Palermo) 1999
€ 14.00
ISBN 88-389-1522-9
Link Utili: Sellerio, Wikipedia, Il blog delle Ragazze,