2012... E' scoccato un altro anno come la scintilla nella stoppia. La mezzanotte di Capodanno ha portato il suo carico di morti e di feriti. Viene spontaneo affermare che tutto ciò è puramente ridicolo: come si può iniziare, salutare un nuovo anno , rischiando la propria vita? Per qualcuno il 2012 è stato la porta che ha immesso l'anima nell'eternità. Non è certamente colpa del nuovo anno che si tende ad antropomorfizzare, ma dell'incoscienza di coloro che non riflettono troppo sul valore della vita o sulle conseguenze dei propri atti. Allora ciò che doveva essere una festa si è tramutata in tragedia.
Avevamo fretta di lasciarci alle spalle questo 2011, tragico, sofferto... Ma, in fondo, la bellezza di un anno dipende da come si affronta.... E poi ogni anno, è un impasto confuso di serenità e dolore, anche se, effettivamente può essere condito di avvenimenti tragici che abbisognano di una quantità maggiore di fede per vederne il lato positivo.
Non per niente, la Chiesa che è Madre, ha dedicato il primo dell'anno a Maria, Madre di Dio e quindi pure della Chiesa. Il nostro cuore dovrebbe essere colmo di gratitudine nei confronti del Signore per averci donato una Madre così bella e buona. S'illude chi vuole raggiungere Cristo senza passare attraverso Maria. Pure Lui, per giungere sulla terra è passato attraverso Maria. E' come se Lei fosse una porta, la porta per eccellenza che Gesù ha "usato" per accedere alla terra. Se riflettiamo sul concetto di "porta", è facile comprendere perché bisogna essere devoti a Maria. La porta è quell'elemento che unisce due ambienti... Non è mai a senso unico. Perciò, se Cristo l'ha usata per entrare nella terra, Maria diventa per noi la scorciatoia per giungere al cielo. Qualcuno osservava che i preti devoti a Maria, sono più dolci di quelli che non lo sono. Ma come si può raggiungere il Cristo senza la mediazione potente della Madonna?