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Mariani, il sindaco leghista di Monza, si ricandida con un fiore all’occhiello che supera i deliri della Cascinazza e la bolletta del telefono di Romani.

Creato il 01 maggio 2012 da Slasch16

Mariani, il sindaco leghista di Monza, si ricandida con un fiore all’occhiello che supera i deliri della Cascinazza e la bolletta del telefono di Romani.Chi pensava che il malgoverno delirante del centrodestra di Monza si fosse limitato alla concessione dei locali per i tre ministeri farsa della lega, agli intrallazzi sul Piano di governo del territorio memorabili le riunioni notturne e fuori tempo per modificare il Pgt cestinato persino dalla Regione, per favorire la famiglia Berlusconi inserendo una diminuzione del 2% sulla superficie cementificabile della Cascinazza facendo ridere l’intera Brianza.
Riepiloghiamo un momento la vicenda della Cascinazza. Era proprietà di Paolo Berlusconi, si parla di settecentomila metri quadrati di terreno agricolo che diventò improvvisamente edificabile, nel giro di un giorno come i ministeri leghisti nella villa Reale. Paolo, il fratello scemo, in sofferenza economica se ne liberò per 40 milioni con una clausola, presumo fatta aggiungere dal fratello piduista, una aggiunta di 60 milioni nel caso di valorizzazione dell’area, con tonnellate di cemento, che la giunta Mariani ha tentato di mettere in atto.
Alla trasformazione dell’area avrebbe dovuto provvedere Paolo Romani, eletto assessore per la bisogna, l’esperto di tv a tutela del cemento.
L’unica cosa che Romani ha lasciato a Monza è una bolletta del telefono di mezzo milione  e note spese tra i 20 e 30 mila euro.
La peggior giunta che Monza abbia mai avuto si ripresenta, nella persona del leghista sindaco Marco Mariani e come se non bastasse la famigerata statale 36 che da anni strozza il traffico, tra buche e cantieri per i lavori del tunnel che dovrebbe liberare dal traffico, il cui costo è lievitato sino a 300 milioni di euro e della quale scopriamo oggi che ci vogliono altri 24 milioni altrimenti tutto si ferma, scopriamo una autentica perla della giunta Mariani ed è dalle “piccole” cose che si misura la grandezza di un miserabile leghista.
Mariani  e la sua banda riescono a fare di peggio, sotto ad un certo aspetto, della Cascinazza o della Statale 36 ed è quello che intendono fare all’interno del parco di Monza che ospita il famosissimo autodromo.
Chi si inoltrasse nel parco al fianco della Villa Reale noterà delle staccionate che delimitano un cantiere, c’è pure un cartello che informa sullo scempio che stanno eseguendo, recita il cartello: lavori per la costruzione (all’interno del parco) di un distributore di benzina, non è finita adesso arriva il bello, compatibile con l’ambiente. Per riqualificare l’area.
Io vorrei conoscere quel pirla di automobilista che avrebbe piacere nel fare 10 euro di benzina all’interno del parco della Villa Reale.
Solo un leghista più pirla del Trota può pensare di realizzare, purtroppo, una stronzata del genere.
Contro il distributore si è mosso persino il sindaco di Biassono, leghista come Mariani ma, probabilmente non della corrente del Trota.
Hanno il coraggio di ripresentarsi, non tiro in ballo nemmeno lo scandalo dei finanziamenti alla famiglia Bossi, alle scope di Maroni che finge di spalare il letame con la scopa di saggina, queste sono cose da derelitti mentali che vanno a Pontida o che credono di trovare i ministeri nella Villa reale, dico solo che la peggiore giunta che Monza abbia mai avuto, formata da incompetenti ed, a questo punto, spererei di disonesti ha il coraggio di ripresentarsi.
Adesso il pallino è in mano ai monzesi, sono proprio curioso di vedere come andrà a finire, se i monzesi sono recuperabili o se hanno il percolato al posto del cervello.
Mariani ha la faccia da pirla, ma l’aveva anche cinque anni fa.
Non mi venite a dire che sono tutti uguali, c’è un limite a tutto e dimostrereste solo la vostra pochezza.



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