MARIANNE MOORE (1887-1972)
Marianne Moore nasce a Kirkwood (Missouri), nel 1887, figlia di un ingegnere e inventore, John Milton Moore, cresce però nella casa del nonno, perchè il padre è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico poco prima della sua nascita. Nel 1905, la Moore frequenta il College in Pennsylvania e si laurea quattro anni dopo. Insegna poi all'Indian Industrial School fino al 1915, anno in cui comincia a pubblicare poesie professionalmente. Grazie ai suoi viaggi in Europa Marianne Moore attrae l'attenzione di vari poeti, tra cui Wallace Stevens, William e T. S. Eliot. Dal 1925 al 1929, la Moore lavora come editore della rivista letteraria e culturale The Dial. Il suo Collected Poems del 1951 è il lavoro più premiato: ha ricevuto tra gli altri premi anche il Premio Pulitzer. La Moore ama recarsi a incontri di pugilato, partite di baseball e altri eventi pubblici vestita in quello che divenne poi il suo abbigliamento tipico, un cappello a tricorno e un mantello nero. Appassionata di atletica e di atleti, era una grande ammiratrice di Muhammad Ali. Muore a New York nel 1972.
A UNA LUMACA
Se "la concentrazione è il primo dono dello stile",
tu la possiedi. La contrattilità è una virtù,
così come modestia è una virtù.
Non già l'acquisizione di una cosa qualsiasi
capace di adornare,
o la qualità incidentale che per avventura
si accompagni a qualcosa di ben detto,
non questo apprezziamo nello stile,
ma il principio nascosto:
nell'assenza di piedi, "un metodo di conclusioni";
"una conoscenza di principi",
nel curioso fenomeno della tua antenna occipitale.